Milano pesante con banche e finanziari

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Il Ftse Mib accusa un calo dell’1,84%. A picco Anima Holding. Giù Bper, Mps e Azimut. Nuovo crollo del greggio

 
Piazza Affari termina la settimana con una seduta all’insegna delle vendite, infilando una serie di quattro ribassi consecutivi. L’indice Ftse Mib chiude con un ribasso dell’1,84%, in linea con Parigi, mentre Londra e Francoforte fanno ancora peggio, con ribassi rispettivamente del 2,22% e del 2,44%. Negativa anche New York, dove nella prima fase della seduta sia il Nasdaq che il Dow Jones viaggiano in ribasso di oltre un punto percentuale. 

A scatenare le vendite sui mercati ha contribuito soprattutto il nuovo crollo delle quotazioni del petrolio, dopo che l’Aie ha tagliato le stime per il 2016: a New York il Light Crude è scambiato a meno di 36 dollari al barile con un calo del 2,6% rispetto a ieri. 

L’euro ha chiuso in rialzo ma sotto quota 1,1 dollari: a fine giornata la moneta è scambiata a 1,0995 dollari, dopo aver toccato quota 1,1017.

In decisa salita invece lo spread Btp-Bund, salito di due punti base, a quota 100; il decennale italiano segna un rendimento dell’1,54%.

Alla borsa milanese il comparto finanziario è quello che soffre di più. Tra i titoli del paniere principale, la perdita più pesante è per Anima Holding, che ha chiuso in calo del 6% dopo aver annunciato i dati sulla raccolta. Nel comparto del risparmio gestito malissimo anche Azimut, giù del 3,41%.

Vendite sui bancari: peggio di tutti fanno Banca Popolare dell’Emilia Romagna, a meno 3,78% e Banca Mps a meno 3,53%.

Sull’Aim ha debuttato Blue Financial Communication, che nonostante la pessima giornata chiude la sua prima seduta con un più 0,5%.