Tassi: tutto fermo da Washington a Tokyo

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Dopo la Fed, anche la Bank of Japan ha deciso di non modificare la politica monetaria

La Federal Reserve, ieri, non ha smentito le previsioni, e ha mantenuto invariato il costo del denaro. Al termine della riunione del Fomoc – Federal Open Market Committee, il comitato che sovrintende alla politica monetaria della Fed, un comunicato ha annunciato che i tassi sul dollaro Usa resteranno allo 0,25%-0,50%, livello raggiunto lo scorso dicembre dopo un aumento di 25 punti base.

All’epoca ci si aspettava che a quel rialzo, il primo dopo quasi dieci anni, ne seguissero altri, fino a quattro nel corso del 2016: un’aspettativa che oggi appare improbabile.

Il Fomc ha spiegato che la politica monetaria continua a restare accomodante e che un ulteriore rialzo dei tassi dipenderà dai dati macroeconomici, in particolare per quanto riguarda l’andamento dell’inflazione e gli sviluppi dell’economia e della finanza a livello globale.

Poche ore più tardi anche la Bank of Japan ha annunciato la propria decisione di non intervenire sui tassi, che restano dunque invariati a meno 0,1%.

Confermato anche il programma di acquisto di asset, a 80 miliardi di yen all’anno.

La banca centrale giapponese ha inoltre rivisto al ribasso le previsioni relative all’inflazione.

Dopo l’annuncio, lo yen si è mosso in deciso rialzo nel cambio contro il dollaro, mentre la borsa di Tokyo ha chiuso in forte ribasso, a meno 3,6%.