Milano centra il rimbalzo: più 3,3%

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Recuperano terreno le banche con Ubi, Mediobanca e Bpm. In contro tendenza Unicredit e Bper

Per ritornare sui livelli precedenti la tempesta-Brexit, la strada è molto lunga, e sicuramente accidentata, ma oggi piazza Affari è riuscita a mettere a segno un piccolo rimbalzo. L’indice Ftse Mib ha guadagnato il 3,3%, sotto i massimi della seduta, ma decisamente più avanti rispetto alle altre borse europee. Francoforte ha guadagnato l’1,93%, Parigi il 2,61%, Londra il 2,64% e Madrid il 2,48%.

In rialzo anche Wall Street: lo S&P 500 guadagna circa un punto percentuale, il Nasdaq l’1,4%. Nel primo trimestre dell’anno il Pil degli Usa è cresciuto dell’1,1%, a un ritmo cioè superiore alle attese (più 1%).

Migliora lo spread Btp – Bund, sceso a 153 punti base. Oggi il Tesoro ha collocato in asta Bot semestrali con un rendimento in lieve aumento, ma sempre negativo (meno 0,15%).

In ulteriore calo il prezzo dell’oro, che nel pomeriggio ha segnato un prezzo di 1.309,7 dollari l’oncia, dai 1.312 della mattina.  In recupero invece il petrolio, con il Brent a 47,91 dollari al barile (più 1,56%) e il Wti a 47,23 dollari (più 1,96%).

A Milano sono protagoniste le banche, con forti rialzi per Ubi (più 9%), Finecobank (più 6,45%), Mediobanca (più 5,8%), Popolare Milano (più 5,6%) e Intesa Sanpaolo (più 4,8%), ma anche due importanti eccezioni: Unicredit e Popolare Emilia Romagna, positive per gran parte della seduta, hanno terminato in rosso, unici titoli del Ftse Mib, perdendo rispettivamente l’1,5% e il 2,4%.

Negli altri comparti bene Leonardo Finmeccanica (più 7%), Telecom (più 5,2%), Exor (più 4,9%) e Terna (più 4,6%).