Piazza Affari prosegue il recupero

-

Avvio positivo per l’indice Ftse Mib, a più 1,6%. Chiudono in rialzo New York e Tokyo. Sale il prezzo del petrolio, spread in calo

Dopo il rimbalzo di ieri, prosegue il recupero di piazza Affari e delle borse internazionali, reduci da due giorni di panic selling sulla scia del referendum che ha sancito la volontà dei britannici di lasciare l’Unione europea.

Nei primi scambi a Milano l’indice Ftse Mib segna un progresso dell’1,6%. E salgono di oltre un punto percentuale, in avvio, anche gli indici di Parigi e Londra, mentre Francoforte si situa poco al di sotto.

Stamattina Tokyo ha chiuso con un rialzo dell’1,59%, mentre a Wall Street ieri il Dow Jones ha guadagnato l’1,6%, l’S&P 500 l’1,8% e il Nasdaq il 2,1%.

Il quadro resta comunque molto difficile, in attesa di sapere quali saranno tempi e modi della Brexit. Nel vertice europeo di ieri sera i 27 hanno dato più tempo a Londra: sarà il successore del premier dimissionario Davide Cameron ad avviare i negoziati per l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue.

Alta tensione, poi, alle porte d’Europa, dopo il grave attentato all’aeroporto turco di Istanbul.

Poco mosso il cambio euro-dollaro, a quota 1,1060.

In crescita il prezzo del petrolio, anche in Asia, dopo i rialzi segnati sui mercati Usa. Il Wti è scambiato a 48,22 dollari al barile, il Brent a 48,88 dollari.

Si rasserena il clima anche sul mercato obbligazionario: lo spread tra Btp e Bund è calato ancora, a 146 punti dai 152 di ieri: il titolo italiano rende l’1,35%.

In Piazza Affari le banche sono anche oggi in prima fila. Nei primi scambi sono Ubi, Intesa e Unicredit a segnare i rialzi maggiori. Proprio Unicredit, che ieri aveva chiuso in controtendenza, è al centro della scena: secondo i giornali di oggi il gruppo, che domani riunisce il comitato governance, sta accelerando sulla nomina del nuovo Ad.

I riflettori restano anche puntati sul comparto bancario che ieri ha recuperato parte delle perdite delle due sedute precedenti. La stampa evidenzia che Unicredit cercherebbe di accelerare sulla ricerca del nuovo ad e sottolinea che domani ci sarà la riunione del comitato governance.

Positiva, oggi, anche la Popolare Emilia Romagna, ieri maglia nera del Ftse Mib. In un’intervista l’Ad Alessandro Vandelli ha dichiarato che a banca ha 450 milioni di euro di Npl – non performning loans (crediti in sofferenza) pronti per essere ceduti, e altri 250-300 milioni in attesa.

In rialzo Snam, che ha presentato a Londra il nuovo piano industriale 2016-2020. Il gruppo prevede la separazione del business della distribuzione del gas, con una newco che sarà quotata in Borsa entro la fine del 2016.