Piazza Affari accelera al ribasso, ma Mps regge

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A metà seduta l’indice Ftse Mib cede oltre il 2%. In controtendenza Montepaschi, su del 10%. A picco Telecom Italia

Peggiora ulteriormente, rispetto a una mattinata iniziata subito male, la seduta in piazza Affari. A metà seduta l’indice Ftse Mib cede oltre il 2%, e sono in rosso anche gli altri maggiori listini europei: Parigi e Francoforte perdono circa l’1,7%, mentre Londra contiene il ribasso intorno al mezzo punto percentuale.

A Milano non si arresta il recupero di Banca Mps, su del 10%. All’andamento del titolo contribuiscono sia il blocco alle vendite allo scoperto deciso da Consob sia le notizie di un possibile accordo tra il Governo italiano e Bruxelles su un piano per far uscire le banche italiane dalle secche dei crediti deteriorati. 

Mantiene il segno più anche Popolare Milano, ma tutti gli altri titoli del Ftse Mib sono passati in rosso.

Male soprattutto Telecom Italia, che perde il 9%. E’ di oggi la notizia dell’ingresso in Italia, nel settore della telefonia mobile, della società francese Iliad, che grazie all’accordo siglato con Wind e 3 Italia per rilevare le frequenze e le torri dismesse dalle due società nell’ambito della fusione. Iliad, che fa capo a Xavier Niel, diventerà il quarto polo nella telefonia mobile in Italia. Niel ha inoltre rivelato di non possedere più derivati su Telecom Italia, ma di avere solo un interesse finanziario marginale, per meno di 25 milioni di euro, che sarà ceduto nelle prossime settimane.

Tra le blue chip di Borsa Italiana pesante anche Azimut Holding, giù dell’8,5% in una giornata negativa per il comparto del risparmio gestito. In rosso FinecoBank, Buzzi Unicem e StMicroelectronics, che perdono circa il 5%.