BCE pronta a ridurre anche fino ad un terzo il QE ad ottobre

Yann Quelenn -

Ad una settimana dalla riunione della BCE che ha lasciato invariati i tassi, il Vicepresidente dell’Eurotower Victor Constancio parlerà oggi a Francoforte e c’è da scommettere che la maggiorparte delle sue parole saranno dedicate al tema dell’inflazione nella zona euro e in particolare alle difficoltà che la banca centrale incontra nel dare un’accelerazione ai prezzi.

Agli inizi di settembre, Constancio aveva già lasciato trapelare che il basso livello di inflazione è destinato a durare in particolare a causa delle difficoltà economiche degli Stati Uniti e dei rischi geopolitici che dovrebbero pesare sulle condizioni economiche globali. Si potrebbe anche obiettare che il QE servito in dosi da cavallo non sia servito a raggiungere i risultati sperati.

La maggiorparte dei titoli di Stato nella parte a breve della curva dei rendimenti trattano ora a interessi negativi ed è ormai da tempo che gli investitori investono nelle obbligazioni più per guadagnare sul capitale versato che per portare a casa i rendimenti.

Naturalmente anche questo fenomeno non fa che mantenere bassa l’inflazione: i mercati si attendono ora che la BCE compia un primo passo verso una politica di normalizzazione che possa far risalire i rendimenti ma quando la banca centrale rimuoverà gli stimoli messi in campo finora vi sono forti possibilità che il nuovo corso possa determinare ingenti perdite per chi ha investito nelle diverse asset class.

Le indiscrezioni sono che la Bce possa ridurre il suo programma di acquisto già il prossimo ottobre portandolo dagli attuali 60 a 40 o addirittura 20 miliardi di euro di titoli al mese. Nonostante i mercati siano apertamente rialzisti sull’euro, noi crediamo che siano anche eccessivamente ottimisti circa le capacità della Banca Centrale Europea di centrare l’atterraggio.


Yann Quelenn – analista – Swissquote