Big data e sistemi sanitari: un’opportunità da non perdere

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L’utilizzo dei big data si sta rivelando fondamentale per monitorare l’andamento degli eventi e fornire informazioni oggettive utili ad evitare sprechi e limitare gli errori. Un esempio calzante in questo senso è l’ingresso delle tecnologie informatiche nella Sanità, che ha subito un’accelerazione negli ultimi mesi a causa della pandemia in corso.

L’emergenza ha infatti sollecitato il sistema a modificare radicalmente il modus operandi, con un’attenzione più ampia all’utilizzo di sistemi integrati con finalità di ottimizzazione e velocizzazione delle azioni.

La realizzazione di un data warehouse è stato il primo passo per creare un sistema integrato di dati che hanno un vantaggio enorme: fruibilità nel tempo e possibilità di confrontare in maniera rapida le diverse aree da analizzare.

Sanità digitale: occasione da non perdere

I big data nella sanità sono una risorsa importantissima e che ha molteplici campi di applicazione, sia a livello clinico sia a livello di gestione del paziente.

La riduzione di organico negli ultimi anni ha mostrato in questo periodo di emergenza tutti i suoi limiti, andando ad influire in maniera pesante sulla gestione della pandemia. L’arrivo di strumenti digitali ha però consentito di fare un sospiro di sollievo perché ha velocizzato le pratiche di raccolta dati e soprattutto ha consentito in tempi sempre più rapidi il monitoraggio dei contagi.

Siamo ormai abituati a conoscere i dati online quotidianamente aggiornati e questo è un enorme passo avanti.

Nell’ambito del contact tracing la fanno da padrone invece le applicazioni, come la celebre IMMUNI, che grazie alla tecnologia bluetooth, consentono il tracciamento in maniera sistematica di chi poi risulta positivo al virus, segnalando con una notifica l’avvenuto contatto con tutte le indicazioni per la tutela della salute pubblica e personale.

Un altro campo di applicazione dei big data è la realizzazione delle schede dei pazienti in maniera telematiche e disponibile in cloud. Ciò consentirebbe a tutte le persone di accedere in ogni momento al proprio fascicolo sanitario e condividere la storia clinica in maniera rapida in caso di necessità. In italia questo processo è ancora molto lento, anche perchè gli investimenti in questo settore negli anni si sono andati riducendo progressivamente.

Il ruolo dei social: il Patient Support Program

Le nuove tecnologie utili alla creazione di database strutturati passano inevitabilmente anche dai social network, il sistema di comunicazione più efficace del momento. Sulle piattaforme Facebook ad esempio le informazioni che passano sulla salute spesso sono confuse e devianti. Il Patient Support Program, tra le varie attività di cura del paziente, prevede anche la pubblicazione di blog e siti specialistici che supportano il paziente con articoli specifici, consigli e consulenza virtuale. Ciò ridurrebbe gli accessi agli ospedali e le richieste di aiuto, ottimizzando i tempi e concentrando gli interventi sulle emergenza più importanti.

La filosofia dei social e di internet come strumento di informazione in Italia è ancora presa sottogamba, ma potrebbe essere un primo spunto per educare la popolazione all’utilizzo di dispositivi come smartphone e tablet per il supporto al proprio benessere, con il vantaggio di avere il medico competente a distanza di un clic.