Problema Super Bonus 110: la soluzione di Credinvest

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Il famoso Super Bonus 110 per il settore dell’edilizia, dedicato alla riqualificazione energetica, è ormai a rischio. La misura, introdotta per permettere a interventi detti “trainanti” relativi all’isolamento termico, o l’aumento di efficienza energetica di un appartamento, sta incontrando sempre più difficoltà a causa del fatto che gli istituti bancari non permettono il riscatto dei crediti sociali.

Ricordiamo che il Super Bonus è stato prorogato proprio per favorire quel meccanismo in grado di rimettere in moto il settore dell’edilizia, migliorare l’efficienza energetica delle abitazioni più critiche e intervenire sul costo mensile delle bollette, oltre che ridurre gli sprechi. Non è quindi soltanto un modo per aumentare occupazione e reddito, ma anche per preparare i cittadini e le abitazioni alle sfide energetiche del futuro, che saranno sempre più rivolte a ridurre l’impatto ambientale di riscaldamenti e sistemi di raffreddamento.

I crediti “incagliati” del bonus e Credinvest

Tuttavia, è ormai settimane che gli istituti di credito stanno comunicando ai propri clienti l’impossibilità di scontare il bonus fiscale. Questo blocco non è arrivato soltanto per le nuove richieste, ma anche per tutti coloro che hanno già cominciato i lavori dopo aver ottenuto l’ok per il bonus. Il rischio? Dover restituire all’Agenzia delle Entrate il denaro già ricevuto.

Questo fulmine a ciel sereno sta già venendo discusso nelle manovre governative, pensando a una strategia per evitare l’eccesso di crediti acquistati da parte delle banche. Nel frattempo, però, sono molti coloro che hanno dovuto, o hanno scelto di rivolgersi ai cosiddetti canali extrabancari, di cui un esempio è la cartolarizzazione di Credinvest.

Credinvest, ricordiamo, è una realtà indipendente la cui sede è a Londra, che negli anni si è saputa distinguere nella consulenza della gestione dei patrimoni, il banking privato e gestisce prodotti finanziari per privati e istituzioni.

L’azienda, tuttavia, è leader anche nelle cartolarizzazioni in Inghilterra. I loro istituti permettono di monetizzare i crediti del bonus, così come quello dell’incentivo facciate.

Cos’è la cartolarizzazione?

Questo processo consiste, in parole povere, nell’emettere titoli finanziari, garantiti dai crediti già ceduti, su un mercato dove possono essere acquistati da investitori di vario tipo. Si tratta quindi del mercanteggiare crediti fiscali, in questo caso verso lo Stato Italiano, in cambio di “liquidi” immediati, in cambio di un rientro, nei 10 anni successivi all’acquisto, con un interesse aggiunto all’intero investimento. Uno scambio, quindi, dove una società acquista crediti e vende i titoli in suo possesso sul mercato.

Il grande vantaggio per gli istituti che effettuano la cartolarizzazione è che i crediti sono un investimento a rischio molto basso, perché hanno la garanzia dello Stato Italiano alle spalle, sempre mantenendo un tasso d’interesse. Credinvest crede in questo e, dunque, ha messo in moto una rete di commercio per dare una possibilità a imprenditori e privati.

Il tutto si svolge rapidamente, che insieme alla semplicità rappresentano i due punti fondamentali. La raccolta dei crediti e il successivo piazzamento sul mercato sono procedimenti svolti velocemente, senza eccezione per i crediti più piccoli.