Cybersecurity: perché è importante investire

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Le piccole e medie imprese puntano tutte su un maggiore livello di digitalizzazione, da accompagnare naturalmente a investimenti rigorosi nella cybersecurity. Si tratta dunque di cavalcare con criterio una spinta che si fa sentire ormai dal 2017, con il piano Industria 4.0, secondo cui alcune imprese avrebbero dovuto fare da apripista, in Italia, lungo questa strada tutta fondata sul digitale. A che punto sono le imprese italiane, oggi?

L’importanza della sicurezza informatica

Poiché la maggior parte delle azioni di una PMI, così come di una PA, passa per il digitale, la tutela e la protezione dei dati personali degli utenti che si rivolgono loro sono prioritarie. Ovviamente, alcuni contesti possono risultare più delicati di altri: lasciandosi alle spalle le Pubbliche Amministrazioni, in concreto, quelle imprese che fanno degli e-commerce e delle trattative digitali la base della propria sussistenza sanno che, raccogliendo dati sensibili dei propri utenti, non possono fare a meno di proteggerli da malintenzionati terzi; alla stessa stregua il mondo del gambling: è naturale che finiscano per primeggiare quei casino online che si impegnano concretamente nel rispetto dei principi della sicurezza informatica più avanzata. Nello specifico, per questi portali, non si tratta soltanto di una forma di rispetto verso il giocatore deciso ad approfittare della più vasta offerta di intrattenimenti disponibile in rete, ma anche della condizione necessaria a ottenere la licenza ADM, imprescindibile per operare in piena legalità sul territorio fisico e digitale italiano.

Eppure, malgrado l’intreccio tra alcuni fenomeni, quali la pandemia da covid-19 e il PNRR, abbia dato una significativa spinta al processo di digitalizzazione di imprese, amministrazioni varie, sale da gioco e altre forme di intrattenimento, soltanto una ridotta percentuale di questi soggetti può dirsi veramente preparata in termini di sicurezza digitale.

Sicurezza informatica in azienda: i rischi maggiori

Data la premessa sull’importanza rivestita dalla sicurezza informatica in un contesto in cui tutto propende verso la digitalizzazione, vale la pena interrogarsi su quali sono i maggiori fattori di rischio per un’azienda di oggi. Un consiglio su tutti è quello di navigare solo su siti sicuri che iniziano con https, l’evoluzione dell’http. Vediamo quali sono i più grandi rischi quando si naviga sul web per un’azienda.

  • Malware, ransomware e phishing: ossia tutte quelle strategie che pericolosi soggetti terzi possono utilizzare per attaccare e minacciare una particolare azienda; spesso, questi attacchi, oltre che al furto di dati, mirano a ricattare i dirigenti dell’impresa.
  • Attacchi DDoS: pensati per bloccare un server, sovraccaricandolo di richieste al punto da non permettergli di esaudire quelle dei suoi utenti reali.
  • Data Breach: con questa espressione si intendono gli attacchi informatici volti al furto di dati sensibili contenuti in un preciso server o PC aziendale; coordinate bancarie, password e altre informazioni di questo tipo sono soltanto alcuni esempi dei dati che possono essere minacciati da questo genere di attacco.

Ecco dunque che si spiega la necessità di investire quanto meno nell’inserimento di una figura professionale esperta in sicurezza informatica, oltre che nella responsabilizzazione dei dipendenti, al fine di evitare quegli errori umani che possono comportare un fattore di rischio. La cybersecurity è un aspetto ormai irrinunciabile nell’esistenza di qualsiasi impresa, indipendentemente dalle dimensioni: investire in questo ramo è dunque vitale tanto per la sopravvivenza delle aziende stesse, quanto per la tranquillità e serenità di tutti gli internauti.