Eurovita. Si avvicina il salvataggio, ma manca ancora qualche dettaglio

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Un vertice al Ministero dell’Economia e delle Finanze si è tenuto ieri per risolvere la questione Eurovita. Presenti GeneraliIntesa VitaPosteUnipol e Allianz, insieme alle banche distributrici e ai tecnici del dicastero.

Però ancora una volta, proprio nell’incontro tenutosi ieri fra il Commissario Straordinario di Eurovita, Alessandro Santoliquido, e le associazioni di consumatori, si ipotizza di prorogare il termine del 30 giugno per i riscatti assicurativi.

Federconsumatori ha ribadito l’urgenza di stabilire strumenti a tutela dei consumatori che versano in condizioni di difficoltà e deroghe per i cittadini residenti nelle aree interessate dall’alluvione in Emilia-Romagna, soprattutto riguardo alla sospensione del pagamento dei premi.

Sono 15 ora le banche che si stanno impegnando al salvataggio di Eurovita. Dopo Fineco, Fideuram, Credem e Sparkasse, numerose altre realtà (Cassa di Risparmio di Volterra, Banca Popolare Puglia e Basilicata, Gruppo Iccrea, Cassa Centrale, Banca Profilo, Finint Private Bank e altre) si sono inserite nella trattativa: come è noto, Ivass e il Ministero dell’Economia hanno invitato cinque compagnie di assicurazioni (Intesa Vita, Poste Vita, Generali, Unipol e Allianz) a definire le loro condizioni. Le maggiori compagnie assicurative dovrebbero spartirsi il totale delle polizze per un valore complessivo di 400-500 milioni di euro.

L’obiettivo sarebbe che a farsi carico degli eventuali riscatti delle gestioni separate da parte dei clienti siano le banche-reti che hanno collocato quelle polizze. Così le compagnie assicurative non sarebbero toccate negativamente nella loro Solvency Ratio.

Secondo gli accordi precedenti Il blocco dei riscatti doveva durare fino al 30 giugno, ma come abbiamo detto l’Ivass potrebbe concedere un altro periodo per riorganizzare le procedure, visto che si parla di impegni certi sul piano di salvataggio.