Borse: a rischio la fusione tra Londra e Francoforte

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Secondo la Consob tedesca, con la Brexit è “difficile immaginare” che il maxi-listino nato dalla possibile fusione abbia sede fuori dell’Ue

La Brexit fa una prima, probabile vittima. L’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea mette a serio rischio il progetto di fusione tra il London Stock exchange e la Deutsche Börse, che a marzo sembrava cosa fatta.

Secondo Felix Hufeld, presidente della Bafin, omologa tedesca della Consob, è “difficile da immaginare che la Borsa più importante nell’Eurozona sia controllata da una città che si trova all’esterno dell’Unione”. La società nata dalla fusione dovrebbe avere infatti sede legale a Londra, pur mantenendo l’operatività sia nella capitale britannica sia a Francoforte.

Per Hufeld, è necessario “un riaggiustamento” dell’accordo.

Dal progetto nascerebbe un gruppo con una capitalizzazione di oltre 25 miliardi di euro, controllato per il 54,4% da Deutsche Börse e per il 46,6% dal Lse, gruppo di cui fa parte anche la Borsa di Milano.

La decisione degli azionisti è attesa per luglio, ma sul progetto dovranno pronunciarsi oltre 20 autorità, tra cui l’Antitrust europea.