Imprese assicurative e finanziamenti alle imprese

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In un momento in cui si discute sul come diversificare le fonti di finanziamento delle imprese appare di particolare interesse un approfondimento contenuto nella Relazione annuale dell’Ivass sul come si comportino le imprese assicurative con riferimento alla possibilità di concedere credito alle imprese.

Va infatti ricordato come tra gli attivi a copertura delle riserve tecniche sono consentiti , rispettando particolari condizioni,  ai sensi dell’art. 38 2 comma del Codice delle Assicurazioni Private ,  anche i finanziamenti  a soggetti diversi da persone fisiche e microimprese, rimanendo esclusa l’erogazione del credito al consumo o di mutui ipotecari a clientela retail.

A fine 2021, l’ammontare di tali finanziamenti era pari a 7,2 miliardi di euro, lo 0,8 per cento del totale degli attivi esclusi quelli detenuti per polizze index e unit-linked.

In altri Paesi europei si osserva una situazione differente, sottolinea la Autorità di Vigilanza,  con le istituzioni non bancarie che rivestono un ruolo importante nell’erogazione del credito a clientela privata.

Un rapporto dell’European Systemic Risk Board di agosto 2021 indica che in Olanda il 35 per cento dei mutui di nuova emissione è erogato da fondi pensione, imprese di assicurazione e fondi mutualistici.

Dai dati EIOPA, l’Autorità di Vigilanza europea su assicurazioni e fondi pensione, aggregati per Paese si osserva che i finanziamenti rappresentano una quota importante degli attivi in particolare in Olanda (24,7 per cento) e Belgio (13,0 per cento), con l’Italia al 23-esimo posto.

Si osserva inoltre una diversa incidenza dei finanziamenti a persone fisiche e cash pool che rappresentano, in percentuale del totale finanziamenti, in Olanda il 58,96 per cento, in Germania il 57,03 per cento e in Belgio il 44,04 per cento, mentre per le restanti 26 nazioni oltre il 60 per cento è rappresentato dalle due categorie prestiti su polizze e altri finanziamenti.