Phoenix Asset Management (PAM) rafforza il proprio posizionamento nel settore dei portafogli NPL e UTP, grazie al supporto di fondi gestiti da Anacap e Pimco

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Phoenix Asset Management (PAM) -società indipendente di asset management e operatore specializzato nella gestione dei portafogli non performing loan (NPL) e unlikely to pay (UTP)- annuncia l’ingresso di Oxalis Holding -fondi di investimento gestiti da Pimco – insieme alla partecipazione di Anacap Financial Europe – consigliato da Anacap, un fondo di private equity specializzato nei servizi finanziari in Europa- – in qualità di investitori istituzionali.

A seguito dell’operazione, i soci fondatori mantengono il 40% del capitale, mentre PC3 e Oxalis rispettivamente una partecipazione di minoranza del 30%. In ottica di continuità, PAM proseguirà ad operare come piattaforma indipendente di special servicing con l’attuale management confermato.

L’operazione ha già ottenuto l’autorizzazione da parte della Commissione Europea. Ulteriori dettagli finanziari dell’operazione non sono stati resi noti.

L’obiettivo dei due fondi è di supportare PAM nel percorso di sviluppo come piattaforma indipendente sul mercato italiano nell’ambito della strutturazione e della gestione di portafogli di crediti deteriorati (NPL) garantiti e non, e portafogli incagliati (UTP) attraverso soluzioni sartoriali e alleanze strutturate, nonché tramite l’implementazione di strategie ancillari importanti come la gestione stragiudiziale delle posizioni e l’attivazione della Reoco

Phoenix Asset Management (PAM) si propone come piattaforma indipendente nella gestione di crediti non performing (sia ipotecari che chirografari) ed unlikely to pay (UTP), focalizzandosi su posizioni ad elevata complessità legale e con contenuto per lo più immobiliare. Inoltre, la società offre servizi di due diligence e consulenza nell’acquisizione e pricing di portafogli di crediti e nella strutturazione di operazioni di cartolarizzazione, occupandosi altresì di ricercare ed individuare opportunità di investimento in specifiche operazioni immobiliari o ??in situazioni di turnaround aziendale. PAM ha sviluppato un approccio sartoriale basato su una proposta strutturata di “workout specialistico” per i complessi portafogli NPL ed UTP rivolta a istituti bancari e investitori finanziari, estendendo al contempo rapporti di partnership consolidata con un panel di investitori internazionali.

Attualmente PAM gestisce attraverso l’attività di special servicing un’esposizione lorda complessiva pari a circa 9,0 miliardi di Euro suddivisi tra 11 portafogli di crediti NPL / UTP. Inoltre, per conto di investitori internazionali, nel corso degli ultimi due anni la Società si è occupata dei processi di due diligence volti all’acquisizione di portafogli crediti NPL per un controvalore pari a circa 20 miliardi di Euro.

“Alla luce della focalizzazione da parte della Banca Centrale Europea sul settore bancario italiano, unitamente ad una progressiva riforma legislativa e contabile, per massimizzare il valore intrinseco dei portafogli problematici NPL ed UTP, ed i collaterali sottostanti, è necessario implementare una serie di strategie sofisticate e spesso eterogenee, tra cui l’analisi, gestione giudiziale e stragiudiziale, cessioni, unitamente all’identificazione di opportunità per apportare capitale o finanza fresca, al fine di realizzare piani di ristrutturazione o complesse iniziative immobiliari. Soltanto adottando questo approccio possiamo rispondere agli importanti obiettivi delle banche italiane, diventando un vero e proprio “partner” nella risoluzione dei loro portafogli problematici. In questo contesto i nostri nuovi partner istituzionali ci supporteranno nell’accelerazione ed ottimizzazione del nostro piano di sviluppo, come specialista indipendente per i portafogli NPL e UTP ed ampliando il panel di clienti bancari e investitori internazionali” ha commentato Steve Lennon, Fondatore e CIO di Phoenix Asset Management.


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