Italia, manifattura in affanno

-

L’indice Pmi è rallentato in luglio scendendo al livello più basso degli ultimi 18 mesi

L’attività manifatturiera italiana è cresciuta, in luglio, al ritmo più lento dell’ultimo anno e mezzo: l’indice Pmi elaborato da Markit/Adaci è sceso a 51,2 punti dai 53,5 di giugno, e contro un valore di 52 punti pronosticato dagli analisti interpellati da Reuters.

L’indice è calcolato interpellando i direttori degli acquisti delle imprese. Un valore superiore a 50 indica una situazione di crescita, mentre sotto questa soglia si rileva una contrazione dell’attività. E il dato di luglio, il più basso da gennaio 2015, si avvicina pericolosamente alla soglia critica. 

In calo in particolare gli ordini, con il sotto indice sceso a 51,2 punti dai 54,8 di giugno, ma diminuiscono anche produzione e occupazione. 

Il dato segna uno dei primi impatti concreti del referendum con cui, il 23 giugno scorso, la Gran Bretagna ha deciso di abbandonare l’Unione europea, dopo molte analisi che hanno previsto un rallentamento della crescita europea e italiana per effetto della Brexit.

Il risultato mostra come ordini, produzione e occupazione del manifatturiero italiano abbiano perso slancio nel mese suc