Polizze vita in frenata nel primo semestre
Il calo della raccolta, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, è del 10%
Il mercato delle polizze vita si conferma in calo: nei primi sei mesi del 2016, i premi raccolti dalla nuova produzione sono inferiori di circa il 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo i dati contenuti nell’ultimo report pubblicato dall’Ania.
Va tuttavia considerato che la raccolta vita 2015 è stata la più alta di sempre, e dunque un rallentamento nella raccolta 2016 è del tutto fisiologico. I volumi raccolti, in termini assoluti, sono ancora molto consistenti: i nuovi premi al 30 giugno superano infatti i 57 miliardi di euro, e mentre rispetto al 2015 il gap sfiora i 5 miliardi di euro, rispetto a giugno 2014 c’è un attivo di circa 3 miliardi.
A frenare la raccolta 2016 sono le polizze di ramo terzo (unit linked), che perdono il 40% ovvero 7 miliardi di euro in valore assoluto. Questo calo è parzialmente recuperato dalle polizze di ramo primo che, rispetto al 2015, crescono di oltre il 6% con oltre 2 miliardi di euro di maggiori premi rispetto all’anno precedente.
Nuova produzione mercato vita
(dati in miliardi di euro)
Le polizze di ramo primo mostrano di essere particolarmente apprezzate nell’attuale situazione di mercato. Per le loro caratteristiche, vengono infatti considerate come un rifugio per i risparmiatori che non vogliono essere colti di sorpresa dalle oscillazioni dei mercati e, a tal fine, sono disposti ad accontentarsi di rendimenti meno remunerativi ma garantiti, e peraltro ancora interessanti nonostante i tassi del mercato obbligazionario tendano allo zero.
Nel 2015 le gestioni separate hanno conseguito infatti un rendimento medio lordo pari al 3,51% (fonte Ivass), alcune di esse (Allecapital di Alleanza e Reale di Reale Mutua) hanno reso più del 6% mentre le prime dieci gestioni separate del panel Lamiaprevidenza hanno ottenuto in media un rendimento annuo superiore al 4,9% migliorando il 4,66% ottenuto nel 2014.
I fondi interni unit linked al 31 dicembre 2015 hanno conseguito un rendimento cumulato annuale del 2,38%. In dettaglio gli azionari hanno reso il 5,66%, i bilanciati il 4,09%, gli obbligazionari lo 0,54%, mentre i fondi di liquidità segnano un meno 0,8%.
Il rendimento medio annuo degli ultimi tre anni è nel complesso molto più interessante: più 5,41%. Gli azionari segnano un più 9,97%, i bilanciati più 6,57%, gli obbligazionari più 3,64, la liquidità lo 0,35%).

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