Rapporto annuale Acri sulle Fondazioni di origine bancaria

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Le attività erogate dalle Fondazioni di origine bancaria nel 2023 sono state pari a 1 miliardo di euro (+8,9%)

Dal ventinovesimo Rapporto annuale Acri emerge che, al 31 dicembre 2023, le Fondazioni di origine bancaria detengono un patrimonio contabile di 41.190 milioni di euro, pari all’85% del passivo di bilancio, in aumento di circa 623,5 milioni di euro (+1,5%) rispetto al 2022. L’attivo delle Fondazioni al 31 dicembre 2023 ammonta a poco più di 48,5 miliardi di euro, in crescita (+2%) rispetto alla consistenza rilevata a fine 2022 (era pari a 47,6 miliardi). La struttura generale delle attività1 è analoga a quella degli anni precedenti: infatti, le attività materiali incidono per il 4,6%, mentre le attività finanziarie, i crediti finanziari e le disponibilità liquide assommano al 95,4% sul totale attivo, dati che ricalcano quelli del 2022. Il totale delle attività finanziarie cresce per circa 981,5 milioni di euro, e le stesse ammontano, fra immobilizzate e non immobilizzate, a 44,6 miliardi di euro (erano 43,7 miliardi nel 2022).

Il clima di perdurante incertezza internazionale e geopolitica che ha caratterizzato l’anno appena trascorso non ha intaccato l’attività delle Fondazioni di origine bancaria. L’attenta politica di diversificazione del patrimonio perseguita dalle Fondazioni in questi anni le ha preservate da un’eccessiva erraticità dei mercati e ha permesso loro di garantire la continuità della loro azione. Tutto questo ha prodotto un impatto positivo anche sull’attività erogativa delle Fondazioni, che nel 2023 è tornata complessivamente a superare la soglia del miliardo di euro erogati.

«L’attenta politica di diversificazione del patrimonio perseguita dalle Fondazioni in questi anni – ha dichiarato Giovanni Azzone, presidente di Acri -, le ha preservate da un’eccessiva erraticità dei mercati e ha permesso loro di garantire la continuità della loro azione. Tutto questo ha prodotto un impatto positivo anche sull’attività erogativa delle Fondazioni che, nel 2023, è tornata complessivamente a superare la soglia del miliardo di euro erogati, il miglior risultato degli ultimi 12 anni. Le Fondazioni di origine bancaria stanno confermando la loro modalità di approccio bifocale: da un lato, contribuiscono a rispondere alle emergenze, dall’altro, mettono a disposizione le loro competenze progettuali, i loro ingenti patrimoni e il loro sistema di relazioni, per collaborare con chi è impegnato a immaginare un futuro sostenibile e inclusivo per tutti».

Il Rapporto annuale delle Fondazioni, curato da Acri, contiene al suo interno anche due contributi esterni: “L’asset allocation delle Fondazioni di origine bancaria”, a cura di MondoInstitutional, e “I percorsi dello sviluppo di comunità”, a cura di Michele Bianchi.

Qui il link al rapporto completo

Gli investimenti correlati alla missione (MRI), sulla base della rilevazione sui bilanci del 2022, si attestano complessivamente a 4.645 milioni di euro, rappresentando il 9,8% del totale attivo e l’11,4% del patrimonio (incidenze che restano pressoché invariate rispetto al 2021). Lo sviluppo locale resta il settore in cui le Fondazioni canalizzano la maggior parte delle risorse, incidendo per l’83% sul totale degli investimenti.

Dal punto di vista economico, l’esercizio 2023 ha registrato una crescita generalizzata proventi, il cui totale si attesta a 2 miliardi di euro, il 41,1% in più rispetto al 2022.

Dall’esame delle tipologie di ricavo, si rileva che, nel 2023, i dividendi sono pari a 1.522,3 milioni di euro (+22,5% rispetto al 2022): di cui 944,7 milioni da partecipazioni bancarie (47% sul totale dei proventi) e 577,6 milioni da partecipazioni non bancarie (28,7% sul totale dei proventi). Seguono: gestione degli strumenti finanziari (305,3 milioni, 15,2%) gestioni patrimoniali (104,5 milioni di euro, 5,2%), altri proventi ordinari di natura non finanziaria e straordinari (78,2 milioni, 3,9%).