Israele. Il porto di Eilat in crisi. Metà dei dipendenti sull’orlo del licenziamento
Il porto di Eilat è pronto a licenziare il 50% dei dipendenti e questo processo inizierà questa settimana, secondo fonti israeliane. Il 16 luglio, il porto israeliano di Eilat ha dichiarato ufficialmente bancarotta a causa del forte calo delle attività commerciali e dei ricavi dovuto al blocco navale imposto dall’Ansarullah yemenita sulle navi mercantili legate a Israele dallo scorso novembre. “Bisogna riconoscere che il porto è in uno stato di bancarotta”, ha spiegato l’amministratore delegato di Eilat Port, Gideon Golber. “Solo una nave è arrivata qui negli ultimi mesi. Gli yemeniti hanno effettivamente bloccato l’accesso al porto”.
Lo Yemen sempre più pericoloso
Fonti israeliane hanno riferito che le sirene d’allarme hanno suonato dopo una forte esplosione a Eilat. L’incidente è avvenuto poche ore dopo che Israele aveva attaccato il porto di Al-Hudaydah nello Yemen. Dopo l’attacco israeliano sul suolo yemenita, il portavoce dell’esercito del paese arabo Yahya Saree ha affermato che le forze armate yemenite non esiterebbero a rispondere agli attacchi israeliani al porto di Hudaydah. e ha aggiunto “Lo Yemen è pronto per una lunga guerra con il regime israeliano finché non fermerà l’assalto alla Striscia di Gaza”.