L’industria manifatturiera si finanzia con il Crowd-lending

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Il processo di rinnovamento che ha investito il settore manifatturiero ha portato negli ultimi anni a una diminuzione del numero delle imprese del comparto, che però continua a essere il più competitivo e vanta un capitale umano più qualificato.

Migliora inoltre la loro capacità di penetrare i mercati esteri, aumentano le dimensioni medie delle aziende, la dotazione tecnologica degli impianti e il recupero della redditività, anche grazie al piano nazionale Industria 4.0. Secondo le analisi e previsioni della Direzione Studi e Ricerche di Prometeia e Banca Intesa Sanpaolo, nel biennio 2018-19 l’industria manifatturiera italiana confermerà l’attuale tendenza positiva. L’attività produttiva crescerà del 2,4% per quest’anno e del 2,1% nel 2019, consentendo al fatturato di riportarsi sui livelli pre-crisi del 2007.

La stessa ricerca mette in evidenza come le prospettive siano particolarmente favorevoli in ottica internazionale. L’Italia infatti è “cresciuta più dei competitor in termini di esportazione di manufatti nei primi nove mesi del 2017”, in particolar modo nei mercati extra-Ue, “i più esposti alle pressioni derivanti dal recente rafforzamento dell’euro”. Molti i settori specifici in questo ambito che hanno guadagnato importanti quote di mercato.

Questa generale evoluzione positiva del settore manifatturiero è resa possibile anche dalla disponibilità di forme di finanziamento complementari al canale bancario tradizionale, tra questi il crowd-lending, uno strumento che sta prendendo sempre più piede anche in settori consolidati come quello appunto dell’industria.

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