Quaestio SGR: High Yield: dispersione elevata, fondamentali sotto pressione e nuove opportunità selettive

Alberto Biscaro, CFA e Filippo Moroni, Portfolio Managers, Credit Strategies, Quaestio SGR -

Il mercato high yield nel 2025 è caratterizzato da una forte dispersione, più marcata rispetto a precedenti cicli creditizi, che riflette le tensioni accumulate da un contesto macro più sfidante. Dopo l’allargamento degli spread registrato in primavera, in seguito al Liberation Day, il segmento ha visto un rapido rientro verso livelli prossimi ai minimi storici. Tuttavia, analizzando più da vicino, si osserva una crescente differenziazione tra classi di rating ed emittenti, che rimette la selettività al centro della costruzione di portafoglio.

Il premio al rischio è particolarmente significativo nelle fasce più fragili del mercato, in particolare tra B e CCC. Le valutazioni riflettono la pressione su specifici settori – come chimica, automotive, health-care e servicing – che più di altri stanno risentendo dell’aumento dei costi di finanziamento. Molte aziende avevano costruito strutture del capitale ottimizzate in un’epoca di tassi a zero, ma che risultano oggi difficili da sostenere, con un conseguente aumento dei processi di ristrutturazione, pur in presenza di tassi di default aggregati ancora sotto controllo.

All’interno del segmento, le doppie B continuano a mostrare resilienza e hanno guidato le performance del comparto, mentre le singole B e le triple C hanno sofferto in misura maggiore. Questa dispersione, pur generatrice di volatilità, apre anche spazi di opportunità per chi è in grado di combinare un approccio rigoroso sui fondamentali con una visione attiva e bottom-up. In un contesto in cui la decelerazione economica e la volatilità dei tassi restano elementi chiave, la qualità degli emittenti e l’analisi approfondita dei singoli casi rappresentano le leve fondamentali per generare valore nel mercato high yield.