Comgest: La Cina resta in linea con l’obiettivo di crescita del PIL
Nel complesso, l’economia cinese ha dimostrato resilienza di fronte alla tempesta tariffaria del 2025, anche se negli ultimi mesi i dati macroeconomici hanno cominciato a mostrare segnali di indebolimento. Il settore immobiliare resta in difficoltà, la crescita delle vendite al dettaglio sta rallentando con il venir meno dei sussidi pubblici e le esportazioni mostrano i primi segnali di debolezza dopo le spedizioni anticipate in vista dei dazi statunitensi. Anche gli investimenti in beni capitali sono crollati, spinti dalla campagna governativa “anti-involution”, volta a contrastare la sovraccapacità produttiva e le pressioni deflazionistiche.
D’altro canto, alcuni sviluppi microeconomici appaiono incoraggianti: l’attività di reclutamento online è in aumento, la domanda di escavatori resta solida e i consumi legati all’esperienza – come viaggi, videogiochi, musica e giocattoli alla moda – sono in piena espansione. Anche l’imprenditorialità sta riprendendo vigore, alimentata dai progressi nell’ambito dell’intelligenza artificiale, degli umanoidi e del cosiddetto “momento DeepSeek”. Nel complesso, riteniamo che il mercato cinese offra ancora opportunità strutturali per un approccio bottom-up all’investimento.
Le azioni cinesi hanno vissuto un trimestre positivo, con l’indice MSCI China in rialzo del 21% in EUR e USD.
Tencent ha registrato, grazie a una sorpresa positiva nel gaming, una crescita superiore al 20% su base annua, malgrado la base comparativa elevata, favorita da diversi lanci di successo. Anche le altre linee di business hanno registrato una crescita costante, con margini in espansione.
CATL (Contemporary Amperex Technology) ha anch’essa riportato risultati solidi: sebbene i margini unitari siano rimasti stabili, l’utile netto è cresciuto del 35% su base annua nel secondo trimestre del 2025, sostenuto da una forte crescita dei volumi. La domanda globale di batterie, in particolare per i sistemi di accumulo energetico, insieme a una maggiore disciplina dell’offerta a seguito della campagna “anti-involution” in Cina, potrebbero fornire un ulteriore impulso ai prezzi delle batterie.
I decisori politici a Pechino restano pazienti e non hanno introdotto stimoli urgenti. Dopo i solidi risultati del primo semestre, la Cina resta in linea con l’obiettivo di crescita del PIL “intorno al 5%” per il 2025. Nel quarto Plenum del Comitato Centrale del PCC i leader discuteranno il nuovo piano quinquennale 2026–2030, che dovrebbe includere un obiettivo di crescita generale, riforme sociali e priorità in materia di innovazione.
Il tasso di risparmio delle famiglie resta elevato, sostenendo i consumi personalizzati e legati all’esperienza, mentre prosegue l’upgrading industriale. Ci attendiamo anche un aumento delle esportazioni cinesi di beni e servizi a più alto valore aggiunto, come piattaforme internet, contenuti virtuali e componenti strategici per la transizione green.
Per quanto riguarda l’intelligenza artificiale cinese, osserviamo progressi incoraggianti sul campo, ma non abbiamo ancora identificato casi di investimento solidi in cui l’IA si traduca in una crescita degli utili visibile e sostenibile.

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