Dazi su piccoli pacchi extra Ue: per Aicel una svolta che ripristina competitività e sicurezza nell’e-commerce

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Via libera alla tassazione sui piccoli pacchi extra Ue sotto i 150 Euro che fino ad oggi godevano di una esenzione sulle imposte doganali. Il Consiglio Europeo ha deciso di revocare l’esenzione con l’obiettivo di ristabilire condizioni di concorrenza eque, rafforzando i controlli sulle merci a basso costo e uniformando le regole Iva per tutte le importazioni.

Aicel (Associazione italiana commercio elettronico), che rappresenta in Italia la categoria degli operatori dell’e-commerce, esprime grande soddisfazione per la decisione Ue.

Andrea Spedale, Presidente di Aicel, commenta: “Il provvedimento ripristina la parità di condizioni competitive e tutela il futuro del settore del commercio elettronico. È una svolta epocale che pone un limite all’afflusso incontrollato di spedizioni low cost”.

Secondo la Commissione, infatti, il 91% di tutte le spedizioni e-commerce dal valore inferiore a 150 euro nel 2024 proveniva dalla Cina.

Prosegue Spedale: “Per circa trent’anni l’esenzione ha favorito la concorrenza sleale a danno dei merchant europei. Il regime agevolato era stato introdotto per semplificare le procedure doganali su spedizioni low cost, ma nel tempo ha determinato una distorsione del mercato soprattutto con l’espansione dell’e-commerce globale cui abbiamo assistito negli ultimi anni. Senza un intervento tempestivo, l’attuale sistema avrebbe messo seriamente a rischio il futuro del settore con conseguenze negative anche sul piano fiscale, ambientale e per la sicurezza dei consumatori. L’introduzione dei dazi su merci di valore inferiore a 150 euro e soprattutto i controlli più rigorosi sui prodotti a basso costo, consentiranno di bloccare l’ingresso nel nostro mercato di merci non conformi alle direttive europee e pratiche scorrette talvolta messe in atto per aggirare i controlli. Un grande passo avanti anche per i consumatori”.

La soddisfazione di Aicel è relativa inoltre all’anticipazione dell’entrata in vigore delle misure. Il Consiglio ha annunciato una fase transitoria, in cui si impegna a lavorare per una soluzione semplice e temporanea che consenta di applicare i dazi su tali merci già dal 2026, fino all’entrata in funzione della piattaforma centrale dei dati doganali prevista per il 2028.

“Anticipare i tempi di due anni è un segnale forte e un gesto di responsabilità verso gli operatori e i consumatori. Due anni equivalgono a un’era per un comparto come quello dell’e-commerce, comunemente caratterizzato da un elevato livello di innovazione e dinamismo. Questa azione tempestiva permette dunque di correggere la rotta, a vantaggio della sicurezza degli acquisti, della fiducia e della credibilità di tutto il sistema.”.