Generali Asset Management – Cina 2025: l’obiettivo di crescita al 5% quasi raggiunto, ma gli investimenti sono in calo
- L’obiettivo di crescita del 5% per il 2025 è quasi raggiunto, ma il ritmo dell’economia sta rallentando con un sorprendente calo degli investimenti.
- L’impatto delle recenti misure per quanto riguarda il consumo e l’edilizia sarà percepito più avanti e sarà marginale.
- Le indicazioni sugli obiettivi di crescita per il prossimo anno e le misure per sostenere il consumo emergeranno nelle prossime settimane. È probabile che l’obiettivo di crescita rimanga vicino al 5%.
La crescita del PIL nel 2025 si avvicina al raggiungimento, ma il ritmo dell’attività economica si è indebolito a partire da luglio, indicando che la domanda interna rimane debole. Gli ultimi indicatori di ottobre hanno evidenziato un peggioramento su tutti i fronti, con un sorprendente rallentamento della produzione industriale e una stabilizzazione delle vendite al dettaglio. Nel frattempo, il programma di sussidi del governo sta per concludersi. La vera sorpresa è stata il crollo degli investimenti, non solo nel settore immobiliare, ma anche in quello manifatturiero e delle infrastrutture. La nuova strategia antinflazione adottata dal governo, insieme alla fine degli stimoli fiscali, sono i principali fattori alla base di questa situazione. Almeno l’inflazione mostra alcuni segnali di miglioramento: si registra una ripresa dell’indice dei prezzi al consumo core e una diminuzione della deflazione dei prezzi alla produzione.
I politici hanno annunciato a fine ottobre nuove misure mirate, tra cui finanziamenti per progetti speciali e nuove emissioni di obbligazioni, i cui effetti si manifesteranno nel tempo. In considerazione dell’impegno a raggiungere gli obiettivi di crescita, è probabile che alcune di queste misure vengano adottate a livello provinciale, come ad esempio i coupon di consumo, già sperimentati nel Guangdong. Analogamente, per quanto riguarda il settore immobiliare, il governo ha annunciato che sovvenzionerà i prestiti ipotecari, come già fatto con i prestiti al consumo all’inizio di quest’anno. Tuttavia, il sussidio è modesto, quindi l’impatto sul settore immobiliare sarà limitato, considerando che i rendimenti ipotecari sono già bassi e le condizioni finanziarie favorevoli.
La fine dell’anno si preannuncia come un periodo molto intenso, con la riunione del Politburo e la Conferenza centrale sul lavoro economico (CEWC). Verranno rivelati i primi indizi sul target di crescita del PIL per il 2026 e sulle misure di politica economica, in particolare per quanto riguarda la politica fiscale. È improbabile che si registri un cambiamento significativo nel target di crescita, che rimarrà vicino al 5%. Tuttavia, data la recente dinamica dell’attività economica, sarà necessario un maggiore sostegno fiscale per raggiungere questo obiettivo, probabilmente attraverso l’emissione di bond e misure quasi-fiscali, molto probabilmente nel primo trimestre del prossimo anno. Ci aspettiamo che altre misure si concentrino sulla crescita dei consumi e sul welfare sociale. Dovrebbe esserci un rinnovato impegno sull’innovazione per raggiungere l’autosufficienza tecnologica.

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