Swisscanto: pronti per il rally di fine anno (Asset Allocation Update)

Stefano Zoffoli, Responsabile strategia d'investimento e gestione mandati bilanciati, Swisscanto -

Novembre è stato caratterizzato da preoccupazioni legate a intelligenza artificiale e rischi di credito. Tuttavia, oggi non vediamo segnali di un’inversione di tendenza e stiamo sfruttando le recenti correzioni per aumentare l’esposizione azionaria. La Fed, nonostante un’economia ancora solida, potrebbe tagliare i tassi, mentre i nostri indicatori di sentiment generano segnali di acquisto: tutto ciò porta a pensare che il rally di fine anno degli asset reali sia pronto a parti

Mercato obbligazionario: probabile un calo dei rendimenti

Nel medio termine, alla luce di un probabile calo dei rendimenti, continuiamo ad aspettarci ritorni complessivamente stabili dalle obbligazioni governative (ad eccezione di quelle svizzere).

Inoltre, la solidità dei bilanci pubblici dovrebbe evitare un significativo disimpegno da parte degli investitori e la duration continuare a dare i suoi frutti.

Tuttavia, nel breve termine, vediamo poche ragioni per cui i rendimenti, ad esempio quelli statunitensi, possano scendere significativamente sotto il 4% entro la fine dell’anno. Le opportunità tattiche migliori risiedono negli asset più rischiosi, motivo per cui stiamo riducendo leggermente il nostro forte sovrappeso sulle obbligazioni governative globali. Nel settore obbligazionario, prediligiamo i mercati emergenti e le obbligazioni convertibili.

Azioni: acquisti dopo la correzione del settore tech

La nostra strategia “barbell” tra tecnologici e farmaceutici si è rivelata ancora una volta efficace, poiché la sottoperformance del settore tecnologico è stata compensata dalla forte performance di quello farmaceutico. Nonostante la correzione dei titoli tech, il contesto macro, la crescita degli utili e le condizioni finanziarie in questo comparto rimangono favorevoli. Inoltre, il sentiment è ora diventato molto cauto. La volatilità è aumentata notevolmente e c’è stato un significativo aumento degli acquisti di opzioni put. Ci aspettiamo che la Fed tagli i tassi a dicembre e prevediamo quindi un rally di fine anno. Di conseguenza, stiamo aumentando le nostre posizioni in azioni globali, con una preferenza, per il 2026, per i mercati emergenti. In conclusione, al momento manteniamo un sovrappeso del 2% sulle azioni.

Investimenti alternativi: oro e immobiliare svizzero pronti per il rally di fine anno

Stiamo apportando degli aggiustamenti nella componente di investimenti alternativi, tornando per esempio a una posizione di sovrappeso sull’oro. Il metallo giallo è rimasto sorprendentemente stabile nonostante il rafforzamento del dollaro e i colloqui di pace nel conflitto in Ucraina. I 4.000 dollari per oncia sembrano rappresentare

un solido livello di supporto. Le tendenze di medio termine come gli acquisti da parte delle banche centrali, la de-dollarizzazione e l’elevato debito pubblico continuano a favorire l’oro. Al contrario, valutiamo ancora come moderate le prospettive delle altre materie prime. Oltre all’oro, anche il mercato immobiliare quotato svizzero è di solito molto richiesto nei mesi di dicembre e gennaio ed è quindi probabile che si assisterà a un aumento dei prezzi.

Riepilogo – cosa abbiamo cambiato nei portafogli:

Riduzione delle obbligazioni governative globali

I rendimenti appaiono attualmente limitati, poiché la performance delle obbligazioni governative ha deluso durante la correzione dei tecnologici di novembre. Sebbene continuiamo a vedere più potenziale di rialzo che di ribasso, riteniamo che le opportunità maggiori, nel mese di dicembre, si trovino negli asset reali.

Aumento dell’esposizione sulle azioni globali

L’incertezza è aumentata a dicembre e il sentiment rimane ribassista. Stiamo approfittando delle correzioni di mercato, incrementando il nostro sovrappeso sulle azioni globali.

Ritorno a un sovrappeso dell’oro

L’oro ha mantenuto la sua forza nonostante il rafforzamento del dollaro USA. I 4.000 dollari per oncia sembrano rappresentare un solido livello di supporto. In vista del periodo stagionale più favorevole, torniamo a una posizione sovrappesata sull’oro.

Ritorno a un sottopeso del dollaro USA

Il dollaro USA è in rialzo da settembre e il nostro precedente incremento di allocazione si è rivelato tempestivo. Tuttavia, la stagionalità ora gioca a sfavore della valuta e, con la probabile riduzione dei tassi da parte della Fed a dicembre, ci aspettiamo una ripresa del trend ribassista. Torniamo a una posizione sottopesata.