Banco BPM: “Danish Compromise”. Assemblea per deliberare l’aumento dell’OPA su Anima Holding

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L’assemblea degli azionisti di Banco BPM è convocata per oggi, 28 febbraio 2025, con l’obiettivo di discutere l’aumento dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) su Anima Holding. Inizialmente, Banco BPM aveva proposto un’offerta di 6,20 euro per azione, successivamente aumentata a 7 euro per azione, valutando Anima circa 2,2 miliardi di euro.

Un aspetto cruciale di questa operazione riguarda l’applicazione del “Danish Compromise”, una normativa che consente alle banche di ponderare il rischio delle partecipazioni assicurative invece di dedurle interamente dal capitale regolamentare. Banco BPM ha richiesto l’applicazione di questa normativa per l’acquisizione di Anima tramite la sua controllata assicurativa BPM Vita. La Banca Centrale Europea (BCE) sta attualmente valutando questa richiesta caso per caso.

Nel frattempo, UniCredit ha lanciato un’offerta pubblica di scambio (OPS) da 10 miliardi di euro per acquisire Banco BPM, condizionata al mantenimento dei termini originali dell’OPA su Anima. UniCredit ha avvertito che un aumento del prezzo dell’offerta per Anima o la rinuncia a determinate condizioni potrebbero portare al ritiro della propria offerta, .

Nonostante l’incertezza sull’approvazione del Danish Compromise, il consiglio di amministrazione di Banco BPM ha ribadito che, anche senza tale approvazione, il coefficiente patrimoniale CET1 al 30 giugno 2025 è stimato tra il 13% e il 13,5%. Inoltre, la banca prevede di distribuire l’80% dell’utile netto, per un totale di oltre 6 miliardi di euro in dividendi cash nel periodo 2024-2027, mantenendo un CET1 ratio superiore al 13%.

L’esito dell’assemblea odierna sarà determinante per il futuro delle operazioni di Banco BPM e per le dinamiche di consolidamento nel settore bancario italiano.