Matrimoni: 7 italiani su 10 chiedono un prestito. Italia meta preferita per il wedding tourism

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Il comparto del matrimonio in Italia è una vera e propria industria con un giro d’affari da oltre 3,5 miliardi di euro. A trainare il comparto c’è un settore più di nicchia: il wedding tourism. Si tratta di matrimoni di coppie straniere che scelgono l’Italia come location (sfiorato il miliardo di euro). “I dati evidenziano come il connubio tra paesaggi iconici, design italiano e cultura locale confermi l’Italia come una destinazione wedding insostituibile” dice la Presidente di Convention Bureau Italia, Carlotta Ferrari al quindicinale economico-finanziario Il Bollettino. “Si tratta di un motivo d’orgoglio nazionale perché la penisola si posiziona saldamente come leader mondiale del settore, grazie all’aura di qualità e esclusività che è in grado di emanare”.

Ma c’è di più: 7 italiani su 10 hanno dovuto chiedere un aiuto, spesso rivolgendosi ai genitori, e cresce il numero degli sposi che chiedono un prestito. Negli ultimi due anni, infatti, la percentuale è arrivata al 10% per cifre di poco superiori ai 9mila euro, con piano di ammortamento pari a cinque anni. Se negli anni Ottanta tra abiti, partecipazioni, fiori e catering erano sufficienti poco più di 7mila euro, chi si è sposato negli ultimi due anni ha dovuto mettere a budget, in media, quasi il doppio. Nello stesso lasso di tempo c’è stato anche un forte incremento delle coppie che non hanno badato a spese: si è passati dal 3 al 21% dei futuri sposi che ha messo in budget una cifra fra i 20 e i 50mila euro.