21Shares: l’imminente taglio della Fed può dare slancio al Bitcoin, ma attenzione al tech

Massimo Siano, Vicepresident e responsabile per il Sud Europa di 21Shares -

Dal discorso pronunciato dal presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, all’ultimo Jackson Hole traspare una certa apertura a un taglio dei tassi d’interesse nel mese di settembre. Ciò indica, da un lato, che sono stati fatti progressi sul fronte dell’inflazione; dall’altro, che la corsa del mercato del lavoro statunitense starebbe perdendo slancio. Il tono particolarmente accomodante usato da Powell ha subito innescato un rally diffuso, che ha coinvolto il Bitcoin, ma anche l’S&P 500 e il Nasdaq, spinto anche dalle probabilità all’85% di un taglio di 25 punti base.

Tuttavia, l’impennata che il Bitcoin aveva iniziato a vivere si è presto ridimensionata, tanto che, nel corso dell’ultimo fine settimana, il prezzo della valuta digitale è tornato a orbitare attorno a 110mila dollari, a causa della liquidità ridotta, di forti liquidazioni a leva e del successo che sta riscontrando Ethereum in queste settimane, che ha spinto molte “balene” a ridurre la loro esposizione a BTC in favore di ETH. In realtà, nell’universo cripto questo tipo di eventi è piuttosto comune, con un’euforia iniziale che spesso porta a voler subito concretizzare i profitti generati. La solidità del mercato è dimostrata dagli investitori istituzionali, che sono arrivati a detenere circa il 17% del totale dei BTC circolanti, sostenendo la domanda.

Per quanto riguarda l’immediato futuro, due appuntamenti chiave sono la pubblicazione degli utili di Nvidia, in programma per domani 27 agosto, e dei dati sull’inflazione (venerdì 29 agosto), in quanto potrebbero avere un impatto considerevole sul sentiment generale. Un calo dell’inflazione renderebbe ancora più probabile un taglio dei tassi e sosterrebbe un rimbalzo degli asset rischiosi, potenzialmente spingendo BTC verso la soglia dei 120mila dollari, mentre dati più deboli sul fronte tecnologico potrebbero frenarne lo slancio. Ora che in tutto il mondo si stanno prendendo posizioni fiscali più accomodanti e con il miglioramento della liquidità, rimaniamo ottimisti per le criptovalute fino a fine anno, sebbene gli attuali rischi di stagflazione potrebbero limitare il rialzo.