21Shares: con il taglio della Fed, il Bitcoin può raggiungere nuovi massimi entro la fine del 2025

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Per la prima volta in quasi un anno, nella giornata di ieri la Federal Reserve ha deciso di tagliare i tassi d’interesse, riducendoli di 25 punti base, segnando l’avvio di un ciclo di allentamento delle politica monetaria dopo un lungo periodo di pausa. Tutto ciò non era inaspettato, dato che istituti come CME FedWatch davano la probabilità di questo taglio prima che il meeting si riunisse al 94%, ma si sono comunque registrate reazioni molto positive.

Infatti, il comparto azionario statunitense ha subito festeggiato l’evento, con l’indice S&P 500 che ha proseguito nella sua corsa oltre i 6.600 punti verso il raggiungimento di nuovi record storici, mentre il Russell2000 è tornato sopra quota 2.400 per la prima volta da un anno. Questo ultimo punto è particolarmente importante, in quanto le small-cap sono più sensibili all’andamento del costo dell’indebitamento, tanto che i loro segnali di forza sono spesso considerati come un segnale di un ciclo di tagli e di una maggiore propensione al rischio degli investitori. Per aggiungere altra carne al fuoco, si consideri che tra i 7,2 e i 7,5 trilioni di dollari sono ancora nei fondi money market e nel reddito fisso, i cui rendimenti inizieranno presto a scendere. Tutto ciò dovrebbe generare imponenti flussi in uscita da queste classi di attività, vantaggio di altre come le azioni e anche le criptovalute. Parallelamente, oltre 2.000 miliardi di dollari sono investiti in fixed income ETF, un altro bacino di capitale che inizierà a ricercare rendimenti più elevati ora che la Fed è entrata in un ciclo di tagli.

Pertanto, anche i mercati delle criptovalute stanno rispecchiando questo cambiamento: il Bitcoin ha riconquistato il range di prezzo compreso tra i 115mila e i 116mila dollari, con l’open interest dei derivati ​​a livelli record, mentre la capitalizzazione totale del mercato crypto, esclusi BTC ed ETH, è balzata a oltre 1,16 trilioni di dollari nel fine settimana. Gli indicatori on-chain confermano la ripresa: lo Z-Score MVRV di Bitcoin è in aumento e le metriche dell’altseason segnalano un’elevata propensione al rischio. Il quadro per il quarto trimestre appare quindi promettente, e che il Bitcoin superi il suo massimo storico di 124mila dollari appare un evento sempre più probabile. Ciò è confermato dai trader di Polymarket, che stimano una probabilità del 62% che superi i 130mila dollari entro la fine dell’anno.

Ma come mai, se il taglio in sé era ampiamente scontato, ci sono state queste reazioni immediate?  Perché ciò che contava di più erano i grafici aggiornati della Fed. I mercati dei futures avevano scontato solo una probabilità del 50% circa di 4-5 tagli entro la fine del prossimo anno, ma il quadro generale ha segnalato che la Fed è disposta ad accelerare il passo dell’allentamento monetario se le condizioni lo richiedessero. Questo rischio di riprezzamento è ora in primo piano, creando un assetto asimmetrico per il Bitcoin. Mentre il taglio di 25 punti base di oggi ha fornito la scintilla, è il percorso implicito che potrebbe preparare il terreno per raggiungere nuovi massimi entro la fine dell’anno.

Per quanto riguarda 21Shares, noi restiamo su una posizione moderatamente risk-on e intravediamo un percorso credibile verso il superamento del suo picco massimo entro la fine di ottobre, con Ethereum che finalmente supera l’ambita barriera psicologica dei 5.000 dollari. Inoltre, le discussioni sulla Strategic Bitcoin Reserve (SBR) stanno prendendo piede a Washington, con leader del settore come Michael Saylor, Fred Thiel, CEO di Marathon Digital, e altri che si uniscono al senatore Lummis per evidenziarne i vantaggi. I mercati non stanno ancora scontando questa possibilità, ma con l’aumento delle probabilità, il rally potrebbe essere significativo non appena gli investitori inizieranno a tenerne conto.