India: tendenze demografiche, mercati dei capitali e rischi di lungo periodo
Andamento di massa monetaria e valutazioni
È sempre importante osservare l’andamento della crescita dell’offerta monetaria M2 (la quantità totale di denaro “liquido” e quasi liquido a disposizione nell’economia). Dal 2000, la crescita annua di questo aggregato monetario si è attestata intorno al 12,0%, e negli ultimi dieci anni circa all’11,0%. Se si escludono gli Stati Uniti, solo l’India presenta attualmente una valutazione più elevata sulla base del rapporto prezzo/utili. Tuttavia, è importante sottolineare che l’andamento della Borsa indiana è stato strettamente legato alla crescita degli utili societari. Le società indiane hanno quindi sempre raggiunto valutazioni elevate grazie alla corrispondente crescita degli utili. È probabile che tali tendenze continuino a sostenere il mercato azionario indiano anche in futuro.
Vantaggio demografico: una popolazione giovane come motore di crescita
L’India ha la popolazione più numerosa al mondo. La struttura demografica del Paese offre quindi opportunità considerevoli per il futuro: la base della piramide demografica è molto ampia, la speranza di vita è di 71 anni e circa il 65% della popolazione ha meno di 35 anni. Il tasso di fertilità è pari a due figli per donna, mentre la crescita demografica annua è scesa dal 2,1% nel 1950 allo 0,8% attuale. Le opportunità per le imprese sono quindi significative: molti lavoratori entreranno nel mercato del lavoro nei prossimi anni, ponendo le basi per lo sviluppo economico e i consumi del Paese. Questa domanda crescente dovrebbe inoltre favorire gli utili delle imprese nei settori del commercio al dettaglio, delle telecomunicazioni e dei servizi finanziari.
Trasformazioni strutturali del mercato del lavoro e comportamento di risparmio
Ulteriori opportunità potrebbero derivare da un cambiamento nella composizione occupazionale per settore. Attualmente, il 43% della forza lavoro è impiegato in agricoltura, settore che però contribuisce solo per il 18% al PIL. Un aumento della produttività nel lungo periodo – ad esempio grazie all’impiego crescente di macchinari agricoli – potrebbe ridurre la quota di spesa alimentare delle famiglie e integrare i lavoratori agricoli nei settori dei servizi o dell’industria. Un incremento del tasso di occupazione femminile (attualmente al 26%) dovrebbe portare a un aumento del reddito disponibile e, di conseguenza, sostenere la crescita dei consumi nel lungo periodo. Finora, azioni e fondi rappresentano solo circa il 5% del risparmio lordo, mentre la maggior parte è detenuta sotto forma di depositi bancari. Tuttavia, negli ultimi dieci anni la quota investita in azioni ha registrato una crescita graduale; a indicare una maggiore consapevolezza verso gli investimenti nei mercati dei capitali e una crescente propensione al rendimento rispetto alla sicurezza. Considerata la giovane età media della popolazione, è probabile che la quota destinata ad azioni e fondi continui ad aumentare, rafforzando ulteriormente l’industria finanziaria.
Rischi, nonostante l’outlook positivo
Nelle elezioni presidenziali del giugno 2024, è emerso chiaramente il malcontento legato all’insufficienza di sussidi e trasferimenti statali alla popolazione rurale. In stati come Uttar Pradesh e Maharashtra, il partito al governo ha perso un numero significativo di voti rispetto alla tornata precedente. I lockdown e la guerra in Ucraina hanno provocato un aumento dell’inflazione alimentare durante l’ultimo mandato, senza che vi sia stato un corrispondente incremento dei trasferimenti. La politica economica si è invece concentrata su investimenti lato offerta, con un focus sulle infrastrutture. Tuttavia, un allentamento dell’obiettivo di deficit fiscale o una riduzione di questi investimenti a favore di maggiori sussidi potrebbe compromettere la crescita nel lungo periodo. Inoltre, un eventuale calo delle importazioni di energia dalla Russia potrebbe avere effetti temporanei sui prezzi alimentari e spingere la banca centrale ad adottare una politica più restrittiva. Tensioni ricorrenti con il Pakistan e altri conflitti geopolitici – soprattutto legati al mercato energetico – potrebbero influenzare nel breve periodo i premi al rischio su azioni e obbligazioni. Storicamente, però, tali episodi non hanno mai avuto impatti prolungati sui mercati.
Conclusione: basi solide per performance di lungo periodo
In futuro, il mercato azionario indiano sarà trainato principalmente dalla giovane popolazione, dalla solida crescita degli utili aziendali, dall’espansione dell’offerta monetaria superiore al 10%, dalla riduzione del differenziale di rendimento rispetto ai titoli di Stato USA e dalla bassa volatilità dell’inflazione. L’ampia base della popolazione giovane alimenta i consumi e il mercato del lavoro, mentre le aziende giustificano le loro valutazioni tramite continui incrementi di profitti. La disciplina della Banca Centrale nell’ultimo decennio e le tendenze demografiche stanno quindi spianando la strada verso un futuro redditizio.

LMF green
Mente e denaro
Sala Stampa