Investire a Dubai, la sicurezza degli italiani
Durante una recente puntata del programma Focus su Rete Veneta, l’esperto in internazionalizzazione Daniele Pescara è stato ospite per discutere un tema oggi centrale per moltissimi imprenditori italiani: investire a Dubai come strategia di tutela del proprio patrimonio e del proprio business, in un contesto economico globale segnato da inflazione, crisi geopolitiche e crescente pressione fiscale. Il format televisivo, da sempre attento alle esigenze dell’economia veneta e del mondo delle imprese, ha dato voce a uno dei professionisti più autorevoli nel campo della consulenza fiscale e societaria negli Emirati Arabi Uniti. Con uno stile diretto e pragmatico, Pescara ha illustrato come Dubai sia diventata il rifugio sicuro per aziende e famiglie italiane che cercano stabilità, protezione e nuove opportunità di crescita.
Dubai: un rifugio fiscale e geopolitico
Durante l’intervista, Pescara ha sottolineato come Dubai non sia più semplicemente una meta esotica o di lusso, ma un vero e proprio scudo per chi vuole difendersi dai rischi del contesto internazionale.
In Italia, la pressione fiscale supera ormai il 45%, il costo del lavoro è tra i più alti del continente e l’incertezza normativa paralizza le iniziative imprenditoriali.
Al contrario, negli Emirati Arabi Uniti – e in particolare a Dubai – la tassazione è minima o nulla, il sistema giuridico è chiaro e improntato alla trasparenza, e le opportunità di business si moltiplicano grazie a una visione economica a lungo termine.
Investire a Dubai oggi significa costruire una fortezza giuridica e finanziaria per proteggere i propri asset.
Una consulenza su misura per affrontare il cambiamento
Daniele Pescara ha insistito su un concetto chiave: non basta avere l’intenzione di aprire una società a Dubai o acquistare un immobile per accedere ai vantaggi emiratini.
Serve una strategia personalizzata, fondata su una conoscenza tecnica approfondita del sistema legale, fiscale e bancario degli UAE.
La consulenza professionale specializzata diventa, quindi, indispensabile per valutare correttamente il tipo di struttura societaria da costituire (mainland, free zone o offshore), per scegliere il giusto quartiere in cui stabilirsi e per pianificare la propria posizione fiscale senza incorrere in rischi di doppia imposizione o segnalazioni internazionali.
Molti imprenditori italiani, ha spiegato Pescara, commettono l’errore di improvvisare, affidandosi a consulenti non abilitati o ad agenzie che promettono vantaggi irrealistici.
Il risultato? Problemi con le banche, licenze bloccate o peggio ancora, sanzioni fiscali.
Solo un team multidisciplinare, come quello della Daniele Pescara Consultancy, può garantire legalità, efficacia e protezione a lungo termine.
Perché sempre più italiani scelgono Dubai
Durante la trasmissione è emerso chiaramente come Dubai rappresenti oggi una delle mete più attrattive per gli italiani, non solo per motivi fiscali, ma anche per la qualità della vita, l’efficienza dei servizi e la possibilità di lavorare in un ambiente internazionale.
Le Free Zone di Dubai, ad esempio, offrono la possibilità di detenere il 100% della propria azienda senza partner locali, i tempi di apertura di una società sono ridotti a pochi giorni, e le procedure sono completamente digitalizzate.
Inoltre, chi sceglie di investire a Dubai nel settore immobiliare può ottenere il Golden Visa decennale, assicurando una residenza stabile per sé e per la propria famiglia.
Ma a spingere gli italiani verso Dubai è soprattutto la voglia di protezione e libertà: in un’epoca di guerre commerciali, dazi doganali, aumento delle accise e politiche fiscali sempre più aggressive, spostare il baricentro della propria impresa fuori dai confini europei è una mossa intelligente.
L’instabilità globale come leva per il cambiamento
L’intervento di Daniele Pescara su Rete Veneta è arrivato in un momento storico particolarmente delicato: l’inflazione erode il potere d’acquisto, le banche centrali sono in difficoltà, e i conflitti geopolitici (come quello tra Russia e Ucraina, o la tensione tra Cina e USA) rendono il panorama economico sempre più incerto.
Per questo motivo, investire a Dubai non è solo una questione fiscale o logistica, ma un vero e proprio ripensamento strategico del proprio modello di business.
Significa creare una struttura solida e antifragile, capace di resistere agli shock internazionali, di accedere a nuovi mercati e di beneficiare di un ambiente regolamentare amico dell’imprenditoria. Pescara ha ribadito che la vera sfida non è fuggire dall’Italia, ma evolversi, esportando competenze, know-how e modelli virtuosi in un contesto che li valorizza e li fa crescere.

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