Lavorare da remoto: il costo nascosto che pesa sulle bollette
Lavorare da casa è comodo, flessibile e apparentemente sostenibile. Ma dietro la comodità dello smart working si nasconde il costo spesso sottovalutato della bolletta energetica. Con 3,75 milioni di lavoratori da remoto in Italia, un incremento del 5% rispetto ai 3,55 milioni del 2024 (Fonte: Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano), l’impatto sui consumi domestici arriva ad ammontare circa 1.200 euro a famiglia, diventando una voce significativa nel bilancio familiare.
Secondo i dati di Altroconsumo, ogni postazione di home office consuma in media 3,2 kWh al giorno[1]. Con un costo medio dell’energia elettrica di 0,16 €/kWh, questo si traduce in circa 0,51 euro al giorno per ogni giornata di smart working.
Moltiplicando per i 9 giorni al mese di lavoro da remoto delle grandi aziende[2], si arriva a oltre 4,60 euro in più al mese solo per i consumi diretti della postazione lavorativa, pari a 55 euro l’anno. Se prendiamo ad esempio i lavoratori full-remote (circa 20 giorni al mese) i costi aumentano fino a 10 euro al mese, pari a circa 120 euro all’anno. E questi numeri riguardano soltanto la postazione di home office, senza considerare riscaldamento, illuminazione prolungata e dispositivi secondari.
Ma il costo non è solo economico. Ogni kWh consumato genera 0,256 kg di CO2[3] Moltiplicato per milioni di lavoratori da remoto, l’impatto ambientale è significativo: oltre 3 milioni di tonnellate di CO2 aggiuntive l’anno solo per lo smart working.
Per ridurre costi e impatto ambientale è possibile trasformare lo smart working in un’occasione di risparmio e sostenibilità attraverso l’autoproduzione di energia: EcoFlow STREAM è un sistema energetico modulare progettato per trasformare ogni balcone in una piccola centrale elettrica domestica. Installabile con facilità, senza apportare modifiche complesse all’impianto, e con una potenza erogabile di 2.300W e batterie espandibili da 1,92 a 23kWh, il dispositivo può alimentare contemporaneamente tutti i dispositivi di un home office: PC desktop, doppi monitor, stampanti, router Wi-Fi, climatizzazione intelligente e ricarica di dispositivi mobili. Il sistema non si limita all’ufficio domestico ma può alimentare fino al 99% degli elettrodomestici di casa, dalla lavatrice al forno, trasformando ogni famiglia in produttore indipendente di energia pulita.
La vera innovazione è l’intelligenza artificiale integrata che impara dalle abitudini familiari. Per chi lavora da remoto risulta particolarmente utile, perché memorizzerebbe quando si accende il PC per iniziare la giornata, la frequenza con cui si attiva la stampante, o il climatizzatore. Con un’accuratezza del 94%, ottimizza produzione e accumulo per garantire energia nei momenti di maggior consumo.
“Non parliamo più di pannelli solari tradizionali, ma di sistemi intelligenti che trasformano ogni balcone in una centrale elettrica personale,” spiega Yuchen Zhao, General Manager di EcoFlow Europe. “La tecnologia STREAM si adatta alle abitudini della casa e produce energia quando i consumi sono al picco.”

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