Perché Bitcoin dovrebbe far parte di ogni portafoglio crypto
Nel mondo delle criptovalute, i nuovi arrivati spesso si lasciano attirare dai token più nuovi pensando che portino guadagni rapidi. Ma chi osserva il mercato con occhio esperto sa che non tutti gli asset sono uguali. C’è una certezza su cui ogni investitore crypto dovrebbe basarsi: Bitcoin. Avere una parte del portafoglio in Bitcoin non è solo una scelta saggia, è praticamente essenziale.
Bitcoin non è solo la prima criptovaluta mai creata, ma anche il punto di riferimento per tutto il mercato. Capirne il funzionamento, analizzare i suoi movimenti e conoscere le dinamiche che lo regolano permette di prendere decisioni più informate, evitando errori comuni che molti principianti fanno.
Gli errori comuni dei nuovi investitori
Molti principianti pensano che inseguire l’ultimo altcoin garantisca guadagni rapidi. Saltano da un trend all’altro, sperando in rendimenti straordinari, per poi scoprire che la volatilità può essere spietata. Bitcoin invece si comporta in modo diverso perché i suoi movimenti di prezzo sono intensi, ma sono temperati da decenni di accumulo, adozione e sviluppo infrastrutturale.
L’errore più comune è allocare troppo poco su Bitcoin, pensando che le novità siano più eccitanti o innovative. Quello che molti non comprendono è che Bitcoin è il punto di riferimento, la stella polare dell’intero mercato crypto. Quando Bitcoin sale o scende, trascina con sé la maggior parte delle altre criptovalute. Osservare i grafici di Bitcoin, analizzare i picchi di volume o capire le sfumature del tasso di hash può offrire intuizioni predittive che nessuna speculazione superficiale può sostituire.
Come valutare davvero le criptovalute
Un investitore strategico non si limita ai grafici dei prezzi. Si analizzano attività di rete, metriche di adozione e dati on-chain. Gli indirizzi attivi, il volume delle transazioni e l’andamento del tasso di hash di Bitcoin sono indicatori imprescindibili.
Il tasso di hash, ad esempio, fornisce indicazioni preziose: un calo improvviso può segnalare che alcuni miner stanno vendendo, mentre un aumento costante spesso anticipa fasi di consolidamento e potenziale crescita. Allo stesso modo, la dominance di mercato di Bitcoin è un indicatore che non va trascurato. Quando scende, significa che una parte del capitale si sta muovendo verso altri asset, in particolare verso quelle criptovalute più promettenti che stanno mostrando innovazione tecnologica, adozione crescente o nuove soluzioni nel settore della finanza decentralizzata.
Questi progetti non sono semplici scommesse: spesso rappresentano startup digitali con team solidi, roadmap chiare e partnership strategiche, e osservare il loro comportamento può aiutare a individuare opportunità di crescita ben fondate. Analizzare questi flussi e bilanciare le risorse tra Bitcoin e questi asset emergenti permette agli investitori di combinare stabilità e potenziale di rendimento senza esporsi a rischi eccessivi.
Strategie pratiche per navigare il mercato crypto
Uno dei vantaggi meno evidenti di Bitcoin è la liquidità. Puoi comprare o vendere quasi in qualsiasi momento senza preoccuparti di scambi a basso volume o slippage. Mantenere una porzione del portafoglio in Bitcoin consente di muoversi con flessibilità.
Un altro consiglio pratico è usare Bitcoin come punto di riferimento per valutare gli altcoin. Non bisogna inseguire ogni token che promette guadagni eccezionali: osserva come si comportano rispetto a Bitcoin. Se un altcoin cresce meno di Bitcoin nel corso di diversi mesi, potrebbe non valere la pena tenerlo. Al contrario, gli altcoin che sovraperformano durante fasi rialziste meritano attenzione. In questo modo, mentre Bitcoin fornisce stabilità e sicurezza al tuo portafoglio, destinare una parte delle risorse a questi asset con alto potenziale può aumentare i rendimenti senza correre rischi eccessivi.
Un esempio chiaro: nel 2017 e nel 2021 Bitcoin ha guidato entrambi i mercati rialzisti, mentre Ether e altri altcoin hanno seguito. Chi ha ignorato Bitcoin ha spesso inseguito ombre, comprando al picco e vendendo ai primi segnali di turbolenza. Chi aveva anche solo il 40% o 50% del portafoglio in Bitcoin ha potuto resistere e allocare capitali con giudizio verso alternative promettenti.
Conclusione: l’approccio bilanciato per investire in crypto
La parola chiave è equilibrio. Bitcoin rappresenta la colonna portante di ogni portafoglio crypto, ma non è l’unico elemento su cui puntare. Integrare criptovalute promettenti permette di cogliere innovazione, partecipare alla crescita di progetti emergenti e diversificare le opportunità, senza rinunciare alla solidità di un asset consolidato. La quantità di Bitcoin rispetto agli altri asset dipende molto dal tuo livello di rischio e dal tipo di portafoglio che vuoi costruire.
La cosa importante è trovare un equilibrio: non lasciarti sedurre solo dalle novità, ma nemmeno ignorare ciò che ha già dimostrato il suo valore nel tempo. Tenere un piede saldo su Bitcoin e dedicare una parte del portafoglio a progetti emergenti ti permette di muoverti con più sicurezza, cogliendo le occasioni senza esporsi inutilmente.

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