AXA IM – Reddito fisso: come affrontare i rischi con la diversificazione
La performance delle obbligazioni è influenzata sia dai tassi d’interesse che dagli spread creditizi. Questi due fattori chiave sono di norma negativamente correlati e offrono un interessante potenziale di diversificazione per i portafogli del reddito fisso.
Nell’attuale contesto di frammentazione globale e volatilità del mercato, la diversificazione è tornata in primo piano nell’ambito della costruzione di un portafoglio. Ma un portafoglio diversificato non si traduce solo in un mix di azioni e obbligazioni. Il reddito fisso è di per sé un universo ampio e profondo che offre al suo interno innumerevoli opportunità di diversificazione, ad esempio in termini di qualità creditizia, area geografica o scadenza.
La performance delle obbligazioni è influenzata dai tassi d’interesse e dagli spread creditizi (il premio di rendimento rispetto alle obbligazioni con rating più elevato e scadenza simile). Sebbene in alcuni periodi la correlazione tra questi due fattori possa essere positiva, il ritorno tipico a una correlazione naturalmente negativa offre i potenziali vantaggi della diversificazione attraverso una combinazione di tassi e attivi più rischiosi.
L’impatto degli spread
Nonostante il contesto incerto, gli spread creditizi sono attualmente ai minimi storici e alla fine di luglio 2025 avevano raggiunto i livelli più bassi dell’anno. Questa contrazione ha aiutato le classi di attivi a beta elevato a sovraperformare un portafoglio diversificato1, anche se corretto per il rischio. Tuttavia, la situazione potrebbe cambiare in futuro.
In effetti, guardando ai dati storici, quando gli spread erano a livelli analogamente contratti, vi era una probabilità significativamente più elevata di un loro ampliamento entro l’anno successivo. Ad esempio, utilizzando l’high yield in euro, la probabilità di un ampliamento è attualmente dell’81%, con potenziali aumenti dello spread fino a 341 punti base. Per contro, la probabilità di una stretta è solo del 19%, con cali massimi di 125 pb. Risultati simili sono stati osservati per il credito investment grade in euro, con una probabilità dell’80% di ampliamento dello spread e una notevole asimmetria a favore del rialzo.
In termini di rendimento totale, il quadro appare in qualche modo diverso. Sebbene si osservi una probabilità simile di ampliamento degli spread sia per le obbligazioni investment grade che per quelle high yield, il mercato high yield tende ad essere più resiliente grazie alla componente del carry (reddito cedolare relativamente elevato). Solo nel 42% dei casi, l’high yield sottoperformerebbe un portafoglio diversificato nonostante l’ampliamento degli spread. Infatti, il portafoglio diversificato inizia a sovraperformare realmente l’high yield quando lo spread high yield si amplia di almeno 100 pb in un anno.
Per il credito investment grade, dove la componente del carry offre una minore protezione contro l’ampliamento degli spread, il portafoglio diversificato sovraperforma nel 74% dei casi.
Quindi perché un investitore dovrebbe adottare un approccio diversificato se l’allocazione al solo debito high yield o subordinato genera solitamente un rendimento migliore rispetto a un portafoglio diversificato? Questo è il motivo per cui può essere importante concentrarsi sui rendimenti corretti per il rischio, in quanto i rendimenti più elevati tendono a essere accompagnati da maggiore volatilità e drawdown superiori.
Perché è importante gestire la duration
Nell’universo del reddito fisso, l’importanza della duration è aumentata rispetto al periodo precedente l’inizio dei rialzi dei tassi da parte delle banche centrali, ormai quattro anni fa. Questo perché il rischio di duration rappresenta attualmente oltre il 90% della volatilità nell’universo Euro Aggregate, costituendo una fonte significativa di rischio, ma anche di rendimento.
In seguito alla svolta della politica monetaria e all’aumento della volatilità dei tassi, la duration non rappresenta più una scelta strategica di asset allocation, ma offre un’altra potenziale leva per gestire tatticamente il profilo di rendimento corretto per il rischio di un portafoglio.
La diversificazione resta un fattore chiave a lungo termine
La diversificazione consente un migliore equilibrio tra diversi fattori di rischio, contribuendo a ridurre il rischio di duration come fonte di volatilità e migliorando i fattori di spread per ottimizzare il profilo di rendimento. Combinare la diversificazione con una gestione flessibile della duration può rappresentare la chiave per avere successo nell’attuale contesto del reddito fisso.
Storicamente, i portafogli diversificati hanno generato un indice di Sharpe migliore rispetto ai portafogli high yield o investment grade e gli ultimi cinque anni non devono confondere gli investitori. Infatti, se la storia ci insegna qualcosa, è molto improbabile che si verifichi una contrazione simile a quella osservata negli ultimi cinque anni.
Di conseguenza, in un mondo caratterizzato da forti incertezze e spread contratti, un’allocazione diversificata potrebbe rappresentare la soluzione giusta per gli investitori nel reddito fisso. In un contesto segnato da una volatilità dei tassi strutturalmente elevata, introdurre una gestione flessibile della duration in un’allocazione diversificata può rappresentare una valida soluzione per ottenere rendimenti a lungo termine potenzialmente superiori, con un indice di Sharpe interessante e drawdown limitati.

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