Julius Baer – Giappone: la sorprendente vittoria di Takaichi fa salire azioni e rendimenti, mentre lo yen scende

Magdalene Teo, Fixed Income Analyst Asia, Julius Baer Louis Chua, Equity Research Analyst Asia, Julius Baer -

I rendimenti dei titoli di Stato giapponesi (JGB) hanno continuato a salire, anche se il Nikkei aveva già raggiunto un livello record prima della vittoria di Takaichi, a causa delle richieste dell’opposizione per tagli fiscali e delle speculazioni sui rialzi dei tassi da parte della BoJ. È probabile che il mercato azionario continui a crescere mentre lo yen si indebolisce, alla luce delle proposte di espansione fiscale e di allentamento della politica monetaria avanzate da Takaichi. Il rialzo dei tassi da parte della BoJ previsto per ottobre sembra per ora fuori discussione, con gli swap che attualmente scontano solo il 20% di probabilità di un aumento, rispetto al 60% della settimana scorsa. Tuttavia, l’indebolimento dello yen potrebbe essere limitato a causa della riduzione del differenziale dei tassi d’interesse tra Giappone e Stati Uniti. Realisticamente, Takaichi potrebbe comunque incontrare difficoltà nell’attuare le sue politiche, dato che il Partito Liberal Democratico non detiene più la maggioranza nelle due camere del Parlamento. Nel complesso, la vittoria di Takaichi rappresenta un segnale positivo per i titoli azionari, escluse le banche, e prevediamo un contesto più favorevole alla crescita per le azioni.

Sabato scorso (4 ottobre) Sanae Takaichi ha vinto la corsa alla presidenza del Partito Liberal Democratico (LDP), attualmente al governo in Giappone. Se confermata dal Parlamento, diventerà anche la prima donna Primo Ministro (PM) del Giappone. La popolarità di Takaichi tra i membri dell’LDP le ha permesso di assicurarsi la vittoria. Dopo le elezioni, il 15 ottobre è prevista una sessione straordinaria della Dieta, durante la quale verrà nominato il primo ministro. Successivamente, la coalizione LDP-Komeito dovrà ottenere il sostegno dei legislatori dell’opposizione per le misure di sostegno economico contenute nel disegno di legge sul bilancio suppletivo di novembre, in particolare per quanto riguarda l’alleggerimento dell’onere delle famiglie derivante dall’inflazione, dall’aumento dei prezzi e dalla promozione della crescita economica.

Teniamo presente che il LDP rimane il leader di un governo di minoranza con il suo partner di coalizione Komeito e non detiene la maggioranza né nella Camera alta né nella Camera bassa del Parlamento. La vittoria di Takaichi ha portato alla ribalta il tema delle politiche proposte nella sua campagna elettorale, che si basano su tre pilastri: gestione delle crisi nazionali e la crescita economica, politica fiscale espansiva e la sua visione secondo cui il governo è responsabile della politica monetaria, mentre la Banca del Giappone (BoJ) sceglie autonomamente gli strumenti più adeguati. Con la sua vittoria alla leadership, la posizione politica di Takaichi è certamente rialzista per le azioni, ma pesa sullo yen e sulle obbligazioni, considerati i possibili ritardi nell’aumento dei tassi.

Il mercato ha recentemente scontato un possibile aumento dei tassi ad ottobre, sulla scia dell’ultimo sondaggio Tankan che riflette un sentiment favorevole tra le imprese. Il governatore della BoJ non ha finora fornito indicazioni su un possibile aumento dei tassi, nonostante la posizione aggressiva di due membri del comitato. Considerando i numerosi eventi chiave in programma, tra cui la visita del presidente degli Stati Uniti Trump, riteniamo probabile che a ottobre i tassi rimarranno invariati. Anche Takaichi è favorevole a mantenere i tassi invariati, sebbene riconosciamo che la tempistica del prossimo aumento potrebbe essere influenzata dagli sviluppi del mercato dei titoli di Stato giapponesi, dei cambi e della politica fiscale. Per quanto riguarda le azioni, riteniamo che l’esito delle elezioni alla leadership dovrebbe determinare una maggiore visibilità delle politiche e stabilità politica, creando un contesto più favorevole alla crescita per il mercato azionario. Nel breve termine, riteniamo che le azioni, escluse quelle bancarie, dovrebbero continuare a beneficiare di un rialzo dei rating, data la minore probabilità di aumenti dei tassi. In particolare, data l’enfasi posta da Takaichi sull’importanza degli investimenti e della sicurezza economica per catalizzare lo sviluppo nazionale, i titoli legati alla difesa, all’energia, all’intelligenza artificiale e alle infrastrutture dovrebbero sovraperformare, con lo yen più debole che sosterrà ulteriormente gli utili delle società esportatrici. Nel medio termine, l’entità dell’espansione fiscale è un punto chiave da monitorare, data la necessità di ottenere il consenso degli altri partiti politici. Nel complesso, la nostra visione sui titoli azionari, basata sulla ripresa degli utili e sui venti favorevoli strutturali derivanti dalle riforme aziendali, rimane invariata. Il nostro obiettivo a 12 mesi per l’indice Nikkei 225 è di 46.000 punti.