Commento PIMCO – Job Report USA
Cosa è successo: il Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti ha pubblicato il rapporto sull’occupazione di settembre, che ha mostrato una ripresa della crescita delle buste paga (+119.000), tra altri dettagli più contrastanti. Il tasso di disoccupazione è salito al 4,44%, 12 punti base in più rispetto ad agosto, spinto dall’aumento del tasso di partecipazione. Anche l’indagine sulle famiglie sembra aver risentito dell’incapacità degli aggiustamenti stagionali di cogliere perfettamente l’effetto del lavoro temporaneo estivo, in particolare dei teenager. Tuttavia, al di là di tutte queste interferenze, più preoccupante è stato l’aumento di 7 punti base della percentuale di persone che hanno perso il lavoro a tempo indeterminato rispetto alla forza lavoro.
Cosa significa: Nel complesso, questo rapporto è coerente con i vari indicatori del settore privato che suggeriscono che il mercato del lavoro ha continuato a perdere slancio nel terzo trimestre, dopo aver subito un drastico rallentamento nella prima metà dell’anno. La crescita aggregata delle ore lavorative risulta ora piatta negli ultimi 6 mesi, mentre il reddito da lavoro reale è sceso al di sotto dell’1% su base annualizzata. Guardando al futuro, continuiamo a prevedere che i rapporti di ottobre/novembre mostreranno una contrazione della crescita delle buste paga a causa di assunzioni stagionali più limitate nei settori commerciali, un calo di 150.000 unità nelle buste paga del settore pubblico dovuto ai dipendenti che hanno accettato il pacchetto di indennità di fine rapporto “fork in the road” all’inizio di quest’anno e alla perdita dei permessi di lavoro legati alla cancellazione del programma di status di protezione temporanea (TPS). Le sentenze della Corte Suprema che hanno consentito la revoca del TPS a molti lavoratori immigrati dal Venezuela hanno eliminato circa 168.000 permessi di lavoro a ottobre e altri 125.000 a novembre. Continuiamo a prevedere che il tasso di disoccupazione aumenterà leggermente fino alla fine dell’anno, prima di stabilizzarsi grazie al sostegno economico fornito dai tagli fiscali nella prima metà del 2025.
Cosa succederà: Dopo questo rapporto e il sorprendente aumento del tasso di disoccupazione, pensiamo che la Federal Reserve a dicembre potrebbe andare in entrambe le direzioni. Se la Fed non taglierà i tassi il mese prossimo, pensiamo che ci siano ancora buone possibilità che lo faccia a gennaio.

LMF green
Mente e denaro
Sala Stampa