RBC BlueBay – Europa: opportunità nei coco bond e nella sterlina

Neil Mehta, Portfolio Manager, RBC BlueBay -

Il prossimo taglio dei tassi di interesse da parte della Bce potrebbe avvenire prima di quanto attualmente previsto dai mercati. Al momento, la Bce sembra ampiamente soddisfatta della sua politica monetaria, dato che l’inflazione si attesta sopra il 2% e il rischio di surriscaldamento dell’economia rimane basso. La Banca Centrale Europea sta operando in modalità “gestione del rischio”, il che significa che qualsiasi segnale di rischi significativi di rallentamento della crescita potrebbe innescare una rapida revisione delle aspettative di mercato.

I mercati scontano un taglio dei tassi molto contenuto nelle prossime quattro riunioni, pari a soli 8 punti base. Alcuni policymaker sostengono che una proiezione dell’inflazione inferiore al 2% per il 2028, nella riunione di dicembre, potrebbe giustificare la riapertura delle discussioni sul taglio dei tassi. Non è il nostro scenario di base, ma se l’inflazione, trainata dai salari, dovesse rallentare ulteriormente e la crescita deludere le aspettative, il dibattito sul taglio dei tassi potrebbe riaccendersi.

Guardando più in generale al segmento dei titoli di stato, l’affidabilità creditizia dell’Eurozona sta migliorando nel complesso, trainata dagli upgrade dei rating (ad esempio Spagna, Italia, Grecia) che hanno superato i downgrade (ad esempio Francia, Belgio) negli ultimi trimestri. L’obbligazione generica dell’UE a 10 anni viene scambiata in una posizione intermedia rispetto ai peer, con un rendimento del 3,1%, nonostante il suo rating superiore. L’emissione rimarrà relativamente elevata, ma il lancio dei futures sulle obbligazioni dell’UE è un trampolino di lancio per rafforzare la liquidità, creando un contesto favorevole per le obbligazioni dell’UE. Ci si aspetta una ulteriore convergenza creditizia e, di conseguenza, un progressivo avvicinamento delle entità sovranazionali forti come l’UE con i titoli sovrani più solidi dell’area, come l’Austria.

Focus sulla Svezia

Le prospettive economiche della Svezia stanno migliorando, con tassi più bassi, un aumento della fiducia e un passaggio a una politica fiscale espansiva che dovrebbe stimolare la crescita. L’indicatore del clima economico (ESI) è salito in ottobre, superando i livelli normali per la prima volta dalla metà del 2022. Anche la fiducia nel retail è vicina ai massimi storici. La Svezia sta abbandonando anni di austerità, con una politica fiscale che nel 2026 sarà altamente espansiva. JPMorgan stima una spinta fiscale dello 0,7% per il 2026, sulla base dei moltiplicatori delle voci di bilancio. Il cambiamento delle politiche in Svezia e il miglioramento del sentiment segnalano prospettive favorevoli, posizionando il Paese per una crescita più forte nel 2026, cosa di cui i policymaker della Riksbank saranno pienamente consapevoli.

Opportunità nelle convertibili contingenti e nella sterlina

In un contesto caratterizzato da valutazioni elevate, le obbligazioni convertibili contingenti continuano a offrire un potenziale di rendimento totale interessante. Gli spread del credito cash sono ai minimi pluriennali e, a prima vista, sembrano insignificanti. Tuttavia, settori come quello bancario europeo, caratterizzato da fondamentali solidi e metriche in miglioramento, offrono opportunità interessanti per un posizionamento selettivo.

Recentemente i titoli di Stato britannici a 10 anni hanno registrato buoni risultati, sostenuti dai dati più moderati sui salari e sull’inflazione, insieme ai segnali del governo di un potenziale alleggerimento dei costi energetici. I continui annunci “a piccole dosi” di potenziali politiche di bilancio, tra cui aumenti delle imposte per i ricchi, hanno messo sotto pressione la sterlina per il timore che possano essere dannosi per la crescita. In vista del prossimo bilancio ‘ad alto rischio’, la sterlina rappresenta lo strumento migliore da considerare.