Zimmermann (Lemanik): c’è spazio di crescita per le valutazioni azionarie in Asia

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“Le prospettive dei mercati asiatici restano positive a medio termine: le valutazioni nella regione con la crescita più elevata al mondo sono ancora nella fascia bassa del loro ciclo quinquennale, offrendo quindi un’interessante diversificazione rispetto alle valutazioni elevate degli Stati Uniti”, spiega Marcel Zimmermann, gestore del fondo Lemanik Asian Opportunity.

Nell’ultimo mese, la regione asiatica si è mossa in maniera disomogenea. L’azionario cinese ha risentito delle prese di profitto, mentre quello della Corea del Sud è stato trainato dall’andamento dei due titoli chiave, Samsung Corp (+30%) e SK Hynix (+61%), che insieme costituiscono il 41% dell’indice. Il mercato Asean è rimasto debole per tutto il mese, anche a causa del rimbalzo della valuta statunitense. A livello settoriale, resta forte la propensione verso il segmento AI/tech, con le telecomunicazioni, la tecnologia e i materiali di base che hanno sovraperformato e tutti gli altri settori che hanno sottoperformato il benchmark.

A livello di Paesi, la Cina è uscita chiaramente vittoriosa dalll’incontro tra Xi Jinping e Donald Trump, avendo ottenuto l’abbassamento dei dazi al 10% e l’annullamento di ulteriori aumenti delle tasse portuali per le navi cinesi. Il 4° Plenum del Partito Comunista Cinese ha poi fornito una chiara indicazione degli obiettivi economici a lungo termine, che puntano a raggiungere un PIL pro-capite di 20.000 dollari in 10 anni, il che  potrebbe più che raddoppiare la produzione di servizi dell’economia in termini di dollari. I dati economici hanno evidenziato il persistere delle pressioni deflazionistiche in Cina, con un -0,3% a settembre. Le vendite al dettaglio continuano a rappresentare un punto debole dell’economia, con i consumatori che detengono ingenti quantità di liquidità nei propri conti bancari. Le esportazioni rimangono solide, con una crescita dell’8,3% su base annua a settembre.

La Corea del Sud ha registrato un forte aumento delle esportazioni a settembre (+12,7%) e il suo indice PMI è tornato sopra quota 50. Le esportazioni di Taiwan sono in forte espansione, grazie agli investimenti globali nell’intelligenza artificiale. Il Giappone presenta il quadro economico più debole, con un indice PMI inferiore a 50, un aumento della disoccupazione e un calo del rapporto tra posti di lavoro e candidati. Anche le vendite al dettaglio sono deboli. Tuttavia, l’indice Tankan trimestrale ha mostrato un aumento della spesa in conto capitale e un sentiment positivo nel segmento non manifatturiero.

La regione presenta quindi un quadro generale in chiaroscuro, che resta però un’interessante opportunità di investimento di medio periodo.