L’inflazione italiana rimane stabile in luglio

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Il rallentamento dei prezzi dell’energia è stato compensato dall’aumento dei costi degli alimentari e di alcuni servizi, lasciando invariata l’inflazione complessiva. Considerato l’attuale contesto economico poco dinamico, ci aspettiamo che l’inflazione si attesti sui livelli attuali, con una probabile temporanea decelerazione.

In luglio, stabili sia l’inflazione headline che quella core

Secondo la stima flash dell’Istat, l’inflazione italiana CPI è rimasta stabile all’1,7% a luglio, in linea con la nostra previsione. L’accelerazione dei prezzi degli alimentari e di alcuni servizi ha bilanciato la decelerazione dei prezzi dell’energia regolamentata e non regolamentata e dei servizi ricreativi e culturali, lasciando invariata l’inflazione complessiva.

Anche l’inflazione di fondo, che esclude l’energia e gli alimentari freschi, è rimasta stabile al 2% su base annua. Sia l’inflazione dei servizi che quella dei beni hanno subito un rallentamento, anche se il divario tra loro è aumentato leggermente all’1,9% a luglio.

La stagnazione dell’economia e la decelerazione della crescita salariale limitano i rischi di rialzo dell’inflazione nel breve termine

In un contesto di stagnazione economica, di euro relativamente forte e di un accordo commerciale UE-USA che non sembra prevedere ritorsioni tariffarie da parte dell’UE, vediamo pochi motivi per un’imminente ri-accelerazione dell’inflazione. La componente energetica ha rapidamente invertito il picco innescato dagli attacchi statunitensi agli impianti nucleari iraniani, e le attuali condizioni di debolezza della domanda mantengono i prezzi del gas sotto pressione, almeno per ora.

Anche la crescita dei salari, il carburante più potente per l’inflazione dei servizi, sta rallentando. Secondo i dati Istat, a giugno le retribuzioni orarie contrattuali sono aumentate del 2,7% su base annua (dal 3,4% di maggio) e con quasi il 90% dei contratti nel settore dei servizi destinati a rimanere in vigore nei prossimi sei mesi, le possibilità di accelerazione nel breve termine sono molto basse.

Le risposte sulle politiche di prezzo nelle recenti indagini congiunturali svolte presso le imprese sembrano confermarlo. Sia nell’industria che nei servizi, gli indicatori sui futuri prezzi di vendita si sono stabilizzate, segnalando un approccio prudente da parte delle imprese.

L’inflazione rimarrà al di sotto del 2% per il resto dell’anno

Nel complesso, i dati preliminari sull’inflazione di luglio confermano che l’inflazione si sta stabilizzando ben al di sotto del 2%. Non vediamo rischi fondamentali di rialzo nei prossimi mesi e potremmo assistere a una temporanea decelerazione. Per tutto il 2025, confermiamo la nostra previsione di inflazione media italiana all’1,7%.