Candriam: divergenza tra FED e BCE potrebbe colmarsi nei prossimi mesi
Con i tassi di interesse ormai a livello neutrale, la BCE ha sostanzialmente raggiunto il suo obiettivo immediato di riportare l’inflazione sotto controllo. La banca centrale ha deciso di attendere e ha segnalato che occorrerà più tempo per valutare gli sviluppi economici alla luce delle sfide globali in corso. Le pressioni sui prezzi rimangono contenute, con i dati più recenti che indicano un’inflazione al 2,1%. Un euro più forte, i prezzi energetici più bassi e la persistente incertezza geopolitica sono tutti fattori che stanno spostando i rischi al ribasso.
La crescita nell’Eurozona rimane modesta ma resiliente, sostenuta da consumi e investimenti stabili. Iniziative politiche come il piano ReArm Europe e il pacchetto fiscale tedesco dovrebbero contribuire ad attenuare l’impatto dei dazi statunitensi introdotti di recente, che ora si applicano con un’aliquota del 15% alla maggior parte delle merci.
In questo contesto, la BCE mantiene aperte tutte le opzioni. Le decisioni future dipenderanno dal fatto che i dati in arrivo continuino a migliorare moderatamente o che i dazi statunitensi e il peggioramento delle condizioni economiche in Cina inizino a incidere in modo più significativo sulla nostra economia in Europa.
Nel frattempo, prevediamo nei prossimi mesi un restringimento del divario dei tassi di interesse con la Federal Reserve. Alla luce dei segnali di indebolimento del mercato del lavoro statunitense, la Fed potrebbe procedure a due tagli dei tassi nel corso dell’anno. Tuttavia, potrebbero riemergere pressioni sui prezzi legate ai dazi, lasciando il presidente Powell esposto sia alle pressioni politiche del presidente Trump sia a un margine di manovra politica sempre più ridotto.
Per gli investitori, questo contesto indica un periodo di maggiore volatilità, ma anche potenziali opportunità: la crescita resiliente dell’Europa e le misure fiscali accomodanti potrebbero sostenere alcuni mercati azionari e del credito, mentre la prospettiva di un taglio dei tassi negli Stati Uniti potrebbe rafforzare la domanda di obbligazioni di alta qualità.

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