Capecchi (CRIF): “La BCE rimane prudente, ma riparte il mercato del credito e aumenta la fiducia da parte delle famiglie italiane”
“La decisione della BCE di mantenere invariati i tassi di interesse è coerente con un contesto globale incerto, segnato dalle tensioni geopolitiche e dall’impatto dei dazi commerciali. Nonostante ciò, il mercato del credito italiano ha dato segni di ripresa negli ultimi mesi, così come la fiducia da parte delle famiglie. Infatti, mentre la domanda di prestiti ha mostrato una relativa stabilità nel nostro Paese, quella dei mutui è aumentata del +20% nei primi sei mesi del 2025 rispetto all’anno precedente. Un valore che continua a essere influenzato positivamente dal fenomeno delle surroghe (+63,2% nel I trimestre 2025 vs I trimestre 2024), e che ha indotto molte famiglie a passare a un mutuo meno oneroso e prevalentemente a tasso fisso. Andando più nel dettaglio, nei soli mesi di luglio e agosto, il numero di richieste ha registrato rispettivamente un aumento/diminuzione del 9,8% e 7,8%.
Per quanto riguarda i prestiti, nel I semestre dell’anno si è registrato un aumento dell’importo richiesto (+8,1%) rispetto all’anno precedente dove, nel dettaglio sono cresciuti i prestiti personali del +11,4%, mentre sono diminuiti i prestiti finalizzati -10,7%. A livello generale, la domanda dei prestiti nei mesi di luglio ed agosto ha subito una spinta positiva, rispettivamente dell’1,1 e del 6,7%. Sebbene i prestiti finalizzati mostrino un trend in calo, questa contrazione è parzialmente compensata dall’adozione di nuove forme di finanziamento, come il Buy Now Pay Later (BNPL), comparto che sta conoscendo una profonda trasformazione e che ha portato gli istituti di credito a intensificare gli investimenti in IT e AI.
Nei prossimi mesi ci aspettiamo una crescita graduale ripresa nell’accesso al credito da parte delle famiglie che, pur con un potere d’acquisto non ancora pienamente ristabilito, torneranno a finanziare i loro progetti di vita, dimostrando una notevole resilienza anche in questo scenario complesso. Più in generale, la diffusione dei mutui a tasso fisso, un indebitamento familiare contenuto e la presenza di riserve di liquidità saranno fattori chiave per contenere eventuali effetti dalle tensioni commerciali. Questa resilienza, anche in un contesto globale fortemente instabile, rimane comunque un segnale molto positivo per il mercato”.

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