da Moneyfarm – USA: i dati positivi sul PIL allontanano i tagli dei tassi
Il Bureau of Economic Analysis ha diffuso la terza stima del PIL statunitense relativo al secondo trimestre. Ancora una volta i dati sono stati rivisti al rialzo: dal 3,3% della seconda stima al 3,8% attuale. Anche le vendite ai compratori domestici hanno sorpreso in positivo, salendo dall’1,9% al 2,9%, a fronte di una stima preliminare che si attestava all’1,2%.
Questi dati confermano che l’economia americana si mantiene in buona forma e che la domanda interna è più solida di quanto si pensasse. Allo stesso tempo, le ampie variazioni nelle diverse stime evidenziano quanto sia complesso per gli statistici fotografare con precisione lo stato dell’economia, una difficoltà che non riguarda solo gli Stati Uniti, ma anche il Regno Unito.
La crescita più sostenuta rimette in primo piano anche il tema della politica monetaria. Il mercato del lavoro mostra segnali di rallentamento, ma la domanda interna resta resiliente. Considerando che l’inflazione resta al di sopra del target, i dati odierni rendono meno probabile l’ipotesi di tagli significativi ai tassi di interesse nei prossimi mesi.

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