Giappone, inflazione frena ambizioni espansive della futura nuova premier, ancora un rialzo tassi in 2025
Sabato scorso, il Partito Liberal Democratico (LDP) al governo in Giappone ha eletto un nuovo leader, Sanae Takaichi. L’annuncio ha leggermente sorpreso, dato che la corsa era stata una sfida a due tra lei e Shinjiro Koizumi, quest’ultimo favorito nella maggior parte dei sondaggi. La sua nomina a Primo Ministro nelle prossime settimane è data per certa.
Si tratta di un momento importante per il Giappone, perché Takaichi sarà la prima donna a ricoprire la carica di primo ministro. La reazione del mercato azionario è stata lampante e si deve probabilmente al fatto che Takaichi è favorevole alla crescita e al mercato. Ma ci sono alcuni ostacoli lungo il suo percorso che dobbiamo mettere in evidenza.
Takaichi è nota per essere una conservatrice intransigente e per le sue posizioni di destra all’interno del LDP. Uno dei suoi eroi è Margaret Thatcher. Questo potrebbe aiutare il LDP nella battaglia contro il partito populista relativamente nuovo (Sanseito).
La “protégé” di Abe
Spesso definita la “protégé” dell’ex primo ministro Shinzo Abe, Takaichi è una grande sostenitrice dell’Abenomics e delle iniziative politiche alla sua base (politica monetaria accomodante, espansione fiscale, linea orientata alla sicurezza nazionale e atteggiamento in una certa misura anti-immigrazione). Tuttavia, nelle ultime settimane, ha leggermente moderato queste posizioni.
Ci sono due questioni che potrebbero limitare ciò che Takaichi vorrebbe realmente fare. La prima è che l’inflazione rimane la questione cruciale in Giappone. Per controllarla saranno necessari tassi più elevati e uno yen più forte (in particolare lo yen per limitare l’inflazione dei prodotti alimentari).
Il secondo problema è che la coalizione di minoranza LDP-Komeito dovrà mantenere rapporti amichevoli con i partiti dell’opposizione per far approvare qualsiasi iniziativa politica. Vale anche la pena ricordare che la durata media del mandato di un primo ministro giapponese nel dopoguerra è di soli 1,6 anni.
La reazione dei mercati alla sua nomina è stata piuttosto vivace. Il Nikkei ha registrato un rialzo del 4,8%, uno dei giorni più positivi degli ultimi cinque anni. Lo yen si è indebolito da 147,50 yen rispetto al dollaro statunitense a 150,40 yen. I titoli della difesa sono saliti del 10% circa e anche quelli legati al nucleare e all’intelligenza artificiale hanno registrato rialzi robusti.
Meno probabile aumento tassi a ottobre, valutazioni banche restano interessanti
Il settore bancario ha perso leggermente terreno sulla notizia, perché il mercato si aspetta che Takaichi mantenga un orientamento accomodante. Ci chiediamo quanto questo sia un’intenzione o un punto di arrivo. È risaputo che Takaichi vuole un aumento della spesa per la difesa, e i titoli di questo settore hanno già messo a segno performance eccezionali.
Tuttavia, data la posizione debole del LDP, potrebbe non essere possibile arrivare a un aumento della spesa per la difesa pari all’importo sperato. Inoltre, il controllo dell’inflazione sarà fondamentale per il successo di Takaichi (e del LDP). Uno yen più debole non è utile a questo scopo e non è quello che Trump/Bessent vorrebbero vedere.
La nostra analisi suggerisce la possibilità di un altro aumento dei tassi da parte della BoJ prima della fine dell’anno, anche se sembra ora un po’ meno probabile che questo avvenga ad ottobre. Due eventi chiave di questo mese saranno la visita di Trump in Giappone dal 27 al 29 ottobre e la prossima riunione della BoJ il 30 ottobre.
La normalizzazione della politica della BoJ è ancora necessaria, anche se il ritmo potrebbe ora essere leggermente più lento. Le valutazioni delle banche rimangono interessanti, con rapporti price-to-book intorno a 1x o inferiori e rendimenti da dividendi discreti. Dato il mercato solido, i titoli difensivi hanno toccato nuovi minimi relativi. Si sta prendendo profitto sui titoli con rapporti price-to-book più elevati che hanno recentemente registrato performance positive, fondamentalmente titoli tecnologici e del settore meccanico.

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