RBC BlueBay – Treasury: ecco perché restano una copertura affidabile contro la recessione

Malin Rosengren, BlueBay Portfolio Manager, RBC BlueBay -

Gli Stati Uniti si trovano in una posizione fiscale molto precaria. Il “One Big Beautiful Bill Act” di Trump prevede che il deficit fiscale rimanga fermamente intorno al 6% del Pil, anche tenendo conto delle entrate derivanti dai dazi doganali. Gran parte di questo è stato ormai scontato dal mercato dei titoli del tesoro, poiché l’offerta futura prevista ha spinto al rialzo i titoli a lungo termine e ha determinato un irrigidimento della curva dei rendimenti. Sebbene il Tesoro abbia la capacità di alleviare in qualche modo la pressione sul lungo termine spostando l’offerta dai coupon alle cambiali, le pressioni sull’offerta rimarranno. Ciò che preoccupa maggiormente è la pro-ciclicità della posizione fiscale.

L’attuale prospettiva di bilancio si fonda su un’ipotesi di base di una crescita annuale superiore al trend nel periodo considerato nelle previsioni di bilancio fino al 2034. Qualsiasi potenziale rallentamento della crescita farà immediatamente esplodere i disavanzi di bilancio solo con gli stabilizzatori automatici e lascerà uno spazio politico minimo per ulteriori misure di sostegno. Ciò erode efficacemente la protezione della crescita offerta dal segmento a lungo termine della curva dei rendimenti, rendendo l’esposizione a duration più brevi sempre più attraente per i portafogli multi-asset.

La migliore protezione nella parte iniziale

In ogni caso, i titoli del Tesoro USA continuano ad essere ben posizionati come copertura contro una recessione, in particolare la parte iniziale della curva, dato il punto in cui ci troviamo nel ciclo. II mercato ha scontato un tasso finale dei Fed Funds intorno al 2,85%, basato sull’aspettativa che la crescita reale del Pil si mantenga al di sopra del suo trend a lungo termine dell’1,5%. Se dovessimo assistere a una recessione più grave o alla materializzazione di rischi di coda, i rendimenti dei titoli del Tesoro reagirebbero rapidamente scontando ulteriori tagli da parte della Fed e un tasso finale più basso. I titoli del Tesoro USA nella parte iniziale della curva potrebbero offrire la migliore protezione come “bene rifugio” per i portafogli, poiché riducono al minimo l’esposizione al premio di inflazione e ai rischi fiscali.

Diversificare nei mercati emergenti

Sebbene non esista ancora un’alternativa valida in grado di sostituire l’importanza degli asset statunitensi, aumentare la diversificazione degli investimenti è un modo ottimale per ridurre al minimo i rischi legati agli USA. I portafogli obbligazionari governativi globali potrebbero offrire opportunità interessanti in questo contesto. Essi offrono una diversificazione che aiuta a proteggere gli investimenti dai rischi specifici degli Stati Uniti e l’ampia gamma di opportunità consente agli investitori di ottenere un’esposizione ai mercati in cui i rischi fiscali o di inflazione sono più contenuti. I mercati emergenti sono particolarmente interessanti nell’universo globale, poiché offrono rendimenti attraenti pur mostrando una disinflazione ampiamente sostenuta, la volontà di consolidamento fiscale e dovrebbero beneficiare di un dollaro statunitense più debole, dato che la Fed sta procedendo a un allentamento della politica monetaria. Le curve sono ancora piuttosto ripide e i rendimenti reali elevati: una combinazione allettante.