I fondamentali rimangono intatti mentre il mercato si prepara alla ripresa
La recente debolezza di Solana riflette più le attuali valutazioni di mercato che i fondamentali. Nelle settimane che hanno preceduto le attese approvazioni di nuovi ETF sulla criptovaluta del 10 ottobre scorso, si sono registrati importanti afflussi speculativi, sostenuti da oltre $1 miliardo di flussi positivi negli ETP europei su Solana in appena tre settimane.
Questa ondata di ottimismo ha fatto sì che SOL fosse più esposta quando lo shutdown e l’ondata di deleveraging del 10 ottobre 2025 hanno portato a una rapida riduzione della leva finanziaria sui derivati e sui prodotti strutturati.
A complicare ulteriormente la situazione, va considerato che – dei nuovi ETF sulla cripto-divisa – solo gli ETF Solana di Bitwise e Grayscale sono, effettivamente, arrivati sul mercato e attraverso una selezione ristretta, anziché con l’ampia gamma su cui molti si erano già preparati ad investire. Il risultato è stato il classico effetto “sell the news”, con aspettative tarate su una ulteriore di domanda più calibrata e attenta che, tuttavia, non si è mai pienamente concretizzata.
Da un punto di vista strutturale, poco è cambiato. L’attività on-chain è rimasta resiliente e i canali ETF sono adesso disponibili, anche se i flussi iniziali si sono rivelati inferiori alleattese. Con SOL quotato, ora, a circa $165 rispetto ai 225 dollari del 10 ottobre, si può affermare che il mercato abbia assorbito i significativi riposizionamenti sulla criptovaluta, creando spazio per un atteggiamento più costruttivo nei confronti dell’asset.

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