Ai e sensori per proteggere le infrastrutture sotterranee
Il Gruppo TESYA – leader nella fornitura di servizi e soluzioni integrate B2B presente in diversi settori (dalle costruzioni alle cave, dall’asset management, all’intralogistica automatizzata, fino alla transizione energetica e al marino) – annuncia un accordo strategico con RodRadar, azienda tecnologica pioniera nella sicurezza delle operazioni di scavo e nella prevenzione degli incidenti alle infrastrutture sotterranee di pubblica utilità. Quest’ultima ha sviluppato il sistema brevettato Live Dig Radar® (LDR), un innovativo sensore basato sull’AI, integrato direttamente nelle attrezzature di scavo. La tecnologia rileva automaticamente e avvisa gli operatori in tempo reale della presenza di infrastrutture sotterranee durante le operazioni di scavo, contribuendo a prevenire impatti pericolosi e costosi Già impiegata in diversi Paesi Europei, tra cui Regno Unito, Germania e Francia, nonché negli Stati Uniti e in Australia, questa soluzione sarà ora introdotta nel Sud Est Europa dal Gruppo TESYA, in qualità di distributore esclusivo del Live Dig Radar® attraverso le sue società CGT (Italia), Alayan (Italia, Spagna e Portogallo),Teknoxgroup (Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Serbia, Kosovo, Macedonia del Nord, Albania), STET (Portogallo), Finanzauto e Sitech (Spagna). Sinergia che consentirà al Gruppo, tramite la sua esperienza e consolidata presenza sul mercato, di accelerare l’adozione nel Vecchio Continente della soluzione di sicurezza all’avanguardia di RodRadar.
In Italia le attività di scavo si inseriscono in un contesto infrastrutturale tra i più complessi d’Europa, dove si intrecciano reti idriche, elettriche, del gas, fognarie e di telecomunicazione che si estendono per centinaia di migliaia di chilometri – con 425 mila chilometri di acquedotti e oltre 40 mila di gasdotti. In Lombardia ad esempio, in occasione di Expo Milano 2015, furono mappati oltre 230.000 metri quadrati di infrastrutture sotterranee e riscontrate notevoli discrepanze nei registri storici, con migliaia di metri di infrastrutture non censite e un errore medio di geolocalizzazione del 30%, arrivato in alcuni casi fino al 100%.Ogni anno in Germania si registrano circa 100.000 incidenti che comportano danni alle infrastrutture di pubblica utilità sotterranee e che vedono i macchinari di scavo responsabili di quasi l’80% di questi impatti. Secondo BG Etem in Germania le compagnie assicurative liquidano circa 500 milioni di euro all’anno per i danni correlati agli scavi. Nel Regno Unito, invece, si stima che 60.000 incidenti alle infrastrutture sotterranee costino all’economia locale circa 2,4 miliardi di sterline all’anno. In uno scenario così articolato – caratterizzato anche da una crescente urbanizzazione – un danno alle infrastrutture potrebbe generare conseguenze che vanno da semplici interruzioni locali a incidenti di maggiore entità, con impatti economici rilevanti: dalla riparazione delle condotte e dal ripristino del manto stradale, fino all’interruzione di servizi essenziali, passando dai tempi di inattività dei progetti fino a disagi per cittadini e imprese. A questi effetti si sommano quelli ambientali e sociali, dovuti a perdite di risorse naturali, fughe di gas o danni agli impianti urbani, che compromettono la sicurezza e la qualità della vita nelle città.
“L’accordo introduce nei cantieri una nuova generazione di soluzioni intelligenti, capaci di innalzare gli standard di sicurezza, produttività e sostenibilità grazie ad analisi operative in tempo reale che permettono di evitare danni e rendere le operazioni di scavo più precise e affidabili. Si tratta di un vantaggio concreto per gli appaltatori, il cui principale problema resta quello dei tempi di inattività e dei ritardi nei progetti causati da incidenti o danni alle reti sotterranee. Questa innovazione segna un passo in avanti per il settore delle costruzioni e rappresenta un contributo concreto allo sviluppo dei progetti infrastrutturali del Paese, impegnato nei prossimi anni a completare i lavori del PNRR e a realizzare opere strategiche, dai parchi fotovoltaici ai data center. Solo in Italia si prevedono oltre 23 miliardi di euro di investimenti in data center entro il 2030:, risorse che riguarderanno la costruzione, l’approvvigionamento e il riempimento di server IT per nuove infrastrutture, generando un impatto significativo sull’economia nazionale”, ha commentato Pierre-Nicola Fovini, Amministratore Delegato del Gruppo TESYA.
“RodRadar è guidata da una missione chiara: offrire agli operatori una visione immediata e utilizzabile di ciò che si trova sotto la superficie durante gli scavi – ha dichiarato Moshe Dalman, CEO e co-fondatore di RodRadar – La partnership con un Gruppo professionale come TESYA consente alle imprese di costruzione e agli operatori di escavatori in tutta Italia e Spagna di accedere ai nostri sistemi Live Dig Radar®, permettendo loro di smettere di scavare “alla cieca” e di avvicinarsi all’obiettivo di rendere i cantieri senza urti una realtà quotidiana”.
Tecnologia innovativa per scavi più sicuri
La soluzione Live Dig Radar® combina AI, analisi condotte tramite algoritmi intelligenti e radar di ultima generazione integrati all’escavatore che hanno il compito di penetrare il terreno. La benna di scavo LDR Excavate™ scansiona il sottosuolo durante le operazioni, rilevando cavi, tubature e altre utenze sotterranee non visibili. Gli operatori, direttamente in cabina, ricevono indicazioni in tempo reale tramite l’intuitivo display LDR Visualize™, che fornisce avvisi visivi e acustici, consentendo di lavorare in sicurezza senza dover ricorrere a specialisti esterni.
Questa partnership unisce la leadership di mercato di TESYA con la tecnologia all’avanguardia di RodRadar, con l’obiettivo di ridurre i danni alle infrastrutture, prevenire le interruzioni dei servizi e assicurare la continuità nei progetti di costruzione e nelle opere pubbliche, affrontando una delle sfide più significative in tema di sicurezza nei progetti infrastrutturali moderni.

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