Scuderie del Quirinale. “Barocco Globale. Il mondo a Roma nel secolo di Bernini” fino al 13 luglio
Alle Scuderie del Quirinale continua fino al 13 luglio la mostra “Barocco Globale. Il mondo a Roma nel secolo di Bernini” organizzata insieme alla Galleria Borghese con la curatela di Francesca Cappelletti e Francesco Freddolini.

Barocco Globale esplora un tema che, pur avendo radici profonde nel passato, è centrale nella lettura del nostro presente: il tema della globalizzazione che qui, nelle sale della mostra, attraversa le strade e abita i palazzi della Roma di quattrocento anni fa. Roma, nel 1600, era una città tutt’altro che isolata, una città che intendeva collocarsi all’interno della mappa delle relazioni globali e dei rapporti tra le culture.
Tutte le opere che vi aspettano in mostra vi permetteranno di vedere e comprendere appieno come si materializzasse artisticamente questo intreccio di relazioni globali in un momento importantissimo della storia della civiltà occidentale. Proprio questo momento storico è il punto di vista da cui prende avvio tutta la narrazione della mostra e il faro che ne illumina l’interpretazione. Opere come quelle di Gian Lorenzo Bernini e ritratti come quelli di Antoon Van Dyck vi porteranno nella Roma del ‘600, una città cosmopolita all’interno della quale si poteva indossare un turbante alla corte dei Papi e nella quale la Fontana dei Fiumi in piazza Navona veniva progettata pensando ai quattro continenti in dialogo fra di loro e anche a un’America già caratterizzata da una demografia complessa (scoprirete in mostra gli interessantissimi dettagli di questa storia).
Gian Lorenzo Bernini, figura centrale del Barocco romano, è protagonista di questo racconto, non solo attraverso le sue opere, ma anche come simbolo di una città in dialogo continuo con l’Africa, l’Asia, le Americhe e l’Europa.
L’esposizione presenta oltre 100 opere, tra cui capolavori di Bernini, Pietro da Cortona, Nicolas Poussin e Lavinia Fontana, provenienti da musei e collezioni internazionali. Queste opere testimoniano l’influenza reciproca tra Roma e le culture globali dell’epoca, evidenziando come l’arte barocca sia stata arricchita da scambi culturali e diplomatici.
L’esposizione si inserisce nel contesto del Giubileo universale, offrendo una riflessione sulla Roma barocca come città cosmopolita e centro di una rete globale di relazioni culturali e artistiche.
Nel 1608 un monumento funebre per un uomo di origine africana
Roma è stata l’unico centro in Europa dove nel 1608 si poté progettare un monumento funebre per un uomo di origine africana, l’ambasciatore del Regno del Congo Antonio Manuel Ne Vunda. Il monumento venne commissionato da Papa Paolo V Borghese, si trova da più di quattrocento anni all’interno della Basilica di Santa Maria Maggiore e, ora, apre straordinariamente il percorso espositivo di questa mostra.
L’esposizione parte, quindi, dal papato di Paolo V – un papato che fece della dimensione globale una delle ragioni essenziali della sua politica – per esaminare poi quanto fosse complessa la raffigurazione di popoli e terre non europee. Il contatto con queste ultime e, in particolare con il Nuovo Mondo, innescò anche una curiosità e una mobilità senza precedenti di quei saperi che oggi chiameremmo scientifici. L’Accademia dei Lincei, per esempio, coinvolgendo artisti e scienziati, produsse l’importantissimo volume illustrato (in mostra), passato alla Storia come il Tesoro Messicano, che presenta una ricognizione e una disamina delle risorse naturali – piante, animali e minerali – presenti oltreoceano e arrivate in Europa a partire dal ‘500 cambiando l’economia e la scienza dell’età moderna.
Barocco Globale racconta molte storie; non sono semplicemente storie estetiche e molte di loro non sono storie facili. Sono tutte storie, però, che ci portano alle origini dei rapporti tra le culture e al modo in cui l’Europa li ha concepiti e sviluppati attraverso i secoli.

La mostra è accompagnata, come di consueto, da un Public Program
Gli appuntamenti previsti sono:
– Giovedì 29 maggio ore 18:00: Dalla globalità al globalismo: una storia ininterrotta? con Lucio Caracciolo, Francesca Cappelletti e Francesco Freddolini.
-Giovedì 5 giugno ore 18:00: Un Leonardo da Vinci multiculturale: l’avventurosa storia di sua madre Caterina con Carlo Vecce, Francesca Cappelletti e Francesco Freddolini.
–Martedì 10 giugno ore 18:00: Roma tra ambasciate, diplomazie e missionari: storia di piante e oggetti dagli altri mondi con Antonella Romano Francesca Cappelletti e Francesco Freddolini.
-Giovedì 12 giugno ore 18:00: Da Roma al globo. Dal globo a Roma con Serge Gruzinski, Francesca Cappelletti e Francesco Freddolini.
-Giovedì 19 giugno ore 21:00: Concerto finale: Un solo cammino con Alessandro Quarta, Evangelina Mascardi, Lincoln Almada.
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.
Per essere sicuri di trovare posto occorre prenotare scrivendo a comunicazione@scuderiequirinale.it

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