Global Wealth & Lifestyle Report 2025 di Julius Baer. Nel mondo cala la spesa nel mercato del lusso

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Il calo della spesa luxury: cosa cambia per l’Europa e l’Italia

I tassi di interesse elevati, i rendimenti più alti e un clima globale incerto hanno eroso il potere d’acquisto dei più facoltosi, provocando una battuta d’arresto nel settore lusso, in particolare durante l’inverno 2024/25.

Un mercato sotto pressione: il calo dei prezzi e della domanda

Il report Global Wealth & Lifestyle Report 2025 di Julius Baer registra una discesa del Lifestyle Index del 2 % in termini di dollari USA, un fenomeno raro che riflette una riduzione generalizzata dei prezzi: beni luxury in calo del 3,4 %, servizi del 0,2 %. Secondo analisti come Spear’s, questo tracollo è dovuto a una combinazione di tassi d’interesse elevati, rincari energetici in Europa e rallentamento della domanda da parte dei consumatori.

Parallelamente, una ricerca di Bain & Company in collaborazione con Altagamma prevede una contrazione delle vendite globali di articoli di lusso tra il 2 % e il 5 % nel 2025 – rendendola il secondo peggior periodo dall’ultima crisi finanziaria. In particolare, la situazione sembra stagnante in Europa, con mercati meno dinamici rispetto a Medio Oriente o Asia.

Effetto sull’Europa: stagnazione e turisti in calo

In Europa, alcuni marchi francesi e italiani hanno registrato performance contrastanti: Prada ha segnato un +13 % di fatturato, mentre Gucci ha subito un -24 %. Inoltre, i flussi turistici, un pilastro per il lusso europeo, stanno diminuendo: il deprezzamento del dollaro USA ha ridotto il potere d’acquisto dei turisti americani ed asiatici. Economisti e analisti, come riporta il  Financial Times, rilevano che la spesa turistica – in particolare per articoli di alta moda e pelletteria – ha subito un impatto diretto, inserendosi in un quadro già reso fragile dalle tensioni geopolitiche e dall’incertezza economica. 

Italia: tra incertezza, creatività e opportunità emergenti

L’Italia, cuore della manifattura di lusso, non è immune a questa contrazione. Le indagini Altagamma–Bain denunciano una “crisi creativa” e un ridotto appeal nei confronti delle nuove generazioni, assieme a costi elevati e problemi nella supply chain, tra cui condizioni contestate nei subcontractors.

Tuttavia, la resilienza del settore emerge anche in momenti di difficoltà: basti pensare alla rapida ripresa post‑2008 e durante la pandemia In Italia, marchi più agili, capaci di adattarsi, continuano a investire in qualità, storytelling ed esperienze, spostando l’attenzione da beni materiali a momenti esclusivi.

Il nuovo lusso: dall’oggetto all’esperienza

Un elemento chiave emerso nel Global Wealth & Lifestyle Report 2025 è il cambiamento di paradigma tra i consumatori HNWI: si assiste a un progressivo spostamento dalla proprietà di beni alla ricerca di esperienze, benessere e lifestyle personalizzato

In Europa e, più in generale, anche in Italia, questa tendenza si riflette in una crescente domanda per viaggi esclusivi, gastronomia di alta gamma, wellness e soluzioni tailor-made – segmenti meno volatili rispetto alla moda e ai beni durevoli.

In sintesi, l’inverno 2024/25 ha segnato un rallentamento robusto nel settore lusso: i prezzi sono diminuiti, la domanda è calata, e l’incertezza macroeconomica pesa su consumi e investimenti. L’Europa, e in particolare l’Italia, affronta questa fase con sfide complesse: turisti meno numerosi, consumatori più attenti, e marchi che devono rinnovarsi per resistere.

Ma l’Italia possiede ancora margini di forza: un patrimonio immateriale legato al design, alla creatività, alla manifattura d’eccellenza. Ora più che mai, il lusso italiano ha bisogno di puntare sull’esperienza, sulla sostenibilità e sulle storie autentiche che coinvolgono i consumatori, diventando così proattivo nel trasformare la crisi in opportunità.