Il mercato del lavoro americano è in difficoltà: segnali di allarme tra inflazione e incertezza
Cresce la preoccupazione negli USA: rallentamento delle assunzioni e disoccupazione in risalita
Il mercato del lavoro statunitense, storicamente considerato un barometro della salute economica del Paese, sta attraversando una fase di forte turbolenza. Gli ultimi rapporti del Bureau of Labor Statistics (BLS) segnalano un netto rallentamento della creazione di posti di lavoro: ad agosto 2025 sono stati aggiunti circa 142.000 nuovi occupati, ben al di sotto delle attese degli analisti che ne prevedevano oltre 200.000.
Occupazione e disoccupazione: i numeri chiave
Il tasso di disoccupazione è salito al 4,4%, il livello più alto dal 2021, evidenziando una fragilità crescente nonostante il ciclo espansivo post-pandemico. Anche il tasso di partecipazione alla forza lavoro è rimasto pressoché stabile al 62,7%, segnale che molti americani hanno rinunciato a cercare un impiego.
Parallelamente, l’andamento dei salari mostra una dinamica preoccupante: la crescita dei salari orari medi è rallentata al 3,8% su base annua, inferiore al tasso d’inflazione che ad agosto si è attestato al 4,1%, secondo i dati del Consumer Price Index (CPI). Questo significa che i salari reali continuano a perdere potere d’acquisto.
Settori in difficoltà
Alcuni comparti stanno vivendo una contrazione più accentuata:
Manifattura: la produzione industriale ha subito un rallentamento a causa dei nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti su beni cinesi ed europei, con ripercussioni sull’export e sull’occupazione.
Tecnologia: dopo il boom dell’IA, molte aziende hanno annunciato licenziamenti mirati per ridurre i costi, seguendo un’ondata di ristrutturazioni.
Ospitalità e tempo libero: la crescita si è quasi fermata rispetto ai mesi precedenti, penalizzata dall’aumento dei costi operativi e da una domanda turistica meno brillante.
Unica eccezione positiva, secondo Bloomberg, rimane il settore sanitario e assistenziale, che continua a trainare l’occupazione con oltre 40.000 nuovi posti di lavoro al mese, grazie all’invecchiamento della popolazione americana e alla domanda crescente di servizi di cura.
Le implicazioni per le comunità locali
Le tensioni nel mercato del lavoro hanno conseguenze dirette sulle economie locali. In Stati a forte vocazione manifatturiera come l’Ohio o il Michigan, la perdita di posti di lavoro industriali rischia di accelerare la desertificazione economica delle comunità, mentre nelle aree turistiche l’instabilità dell’occupazione stagionale mette sotto pressione famiglie e piccole imprese.
Inoltre, la stagnazione dei salari alimenta il fenomeno del debito delle famiglie americane, che ha raggiunto i 17.500 miliardi di dollari nel secondo trimestre 2025, secondo la Federal Reserve.
Gli analisti concordano sul fatto che la Federal Reserve si trovi di fronte a un dilemma: da un lato la necessità di contenere l’inflazione ancora sopra target, dall’altro il rischio di comprimere ulteriormente la crescita occupazionale. Le prossime mosse della Fed sui tassi di interesse saranno quindi decisive per orientare la traiettoria del mercato del lavoro.
Al contempo, economisti e policy maker sottolineano la necessità di investimenti in formazione e riqualificazione professionale, soprattutto nei settori tecnologici e nelle energie rinnovabili, che rappresentano le aree con maggior potenziale di crescita occupazionale per i prossimi anni.

LMF green
Mente e denaro
MaltaLink
LMF Crypto Agorà
Sala Stampa