Performance dei futures negli USA: fiducia nel taglio tassi e bilancio delle tariffe in attesa di Jackson Hole

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Proiezioni ottimistiche sul taglio dei tassi in arrivo, tariffe meno impattanti del previsto e grandi attese per Jackson Hole, verbali della Fed e trimestrali retail.

Performance dei futures: fiducia nel taglio tassi e bilancio delle tariffe

Nella serata di domenica, i futures statunitensi hanno registrato una fiammata positiva: il Dow Jones ha guadagnato circa 48 punti (+0,11%), l’S&P 500 +0,12% e il Nasdaq +0,18%. Questo movimento cattura l’umore dominante: gli investitori confidano nel primo taglio dei tassi già a settembre, e sembrano non preoccuparsi eccessivamente delle tariffe, almeno per ora.

Verso Jackson Hole: l’attenzione si sposta sulle parole di Powell

Il vero cuore della settimana sarà il simposio economico di Jackson Hole (21–23 agosto), quando il presidente della Fed, Jerome Powell, potrebbe fornire indicazioni decisive sul futuro percorso della politica monetaria. Gli operatori ritengono imminente un taglio dei tassi già il 16–17 settembre, con probabilità stimate tra l’85% e il 93%. Tuttavia, fonti autorevoli mettono in guardia: anche con un taglio, la Fed potrebbe mantenere un tono cauto per evitare di alimentare aspettative eccessive.

Oltre a Jackson Hole, i mercati monitoreranno i verbali dell’ultima riunione della Fed, per capire le divergenze interne e la strategia futura e i prossimi dati sulle vendite retail, con i report settimanali che includono Walmart, Home Depot, Lowe’s, Ross Stores e altri giganti del settore. Anche i report sui prezzi all’ingrosso hanno il loro peso: a luglio il PPI ha segnato una forte impennata mensile dello 0,9%, un massimo da giugno 2022 e +3,3% annuo, mettendo pressione sulle speranze di un taglio dei tassi e suggerendo che le tariffe potrebbero aver rilanciato l’inflazione.

Mercati ottimisti… ma non senza rischi

La narrativa dominante è chiara: i mercati scommettono su un prossimo alleggerimento monetario e fino ad ora incoraggiano dati macro e sentiment meno preoccupati per le tariffe. Tuttavia, i rischi restano: Powell potrebbe deludere le attese a Jackson Hole, verbali interni potrebbero rivelare cautela, e l’aumento dell’inflazione all’ingrosso impone prudenza. Le trimestrali retail, poi, saranno un termometro chiave per valutare la tenuta del consumo e l’impatto reale delle tariffe.