Un’agenzia per incrociare domanda e offerta nel lavoro agricolo: la proposta di Durigon al Meeting di Rimini
Un’agenzia per incrociare domanda e offerta nel lavoro agricolo
“Stop al click day” e sportello unico digitale per reclutare manodopera regolare. Nel dibattito anche le posizioni dei ministri Calderone, Lollobrigida e Piantedosi su caporalato, flussi d’ingresso e controlli.

Al Meeting per l’Amicizia fra i Popoli di Rimini, Confagricoltura ha acceso i riflettori sulle “nuove frontiere del lavoro in agricoltura” (24 agosto). Qui il sottosegretario al Lavoro e alle Politiche Sociali Claudio Durigon ha annunciato l’intenzione di creare un’agenzia dedicata al matching tra domanda e offerta per il settore primario: «Vogliamo creare un’agenzia per agevolare il matching, per rispondere alle esigenze delle imprese ed evitare situazioni di criticità» ha detto durante il talk ospitato nello stand confederale. La novità va letta anche come superamento della logica del “click day” per le quote d’ingresso dei lavoratori stranieri.
La proposta nasce nel pieno di una stagione in cui le aziende faticano a reperire profili qualificati, specie nei picchi di raccolta. Il vicepresidente di Confagricoltura Sandro Gambuzza ha definito l’idea «positiva», ma da collocare in una “riflessione più ampia” su formazione, sicurezza e professionalizzazione: «l’evoluzione tecnologica in campo richiede operai specializzati». Il direttore generale Roberto Caponi ha chiesto di abolire il click day e sostituirlo con una “prenotazione sempre aperta” presso il Ministero dell’Interno, così da allineare i tempi di rilascio dei nulla osta ai reali fabbisogni produttivi. Durigon ha concordato: «Lo strumento del click day è superato».
Il contesto: nel 2025 gli addetti in agricoltura sono circa un milione, con un terzo di lavoratori stranieri; il fabbisogno stagionale resta attorno a 100 mila unità. Sul fronte programmazione, il Governo ha approvato in via preliminare il decreto flussi 2026-2028 che pianifica quasi 500 mila ingressi complessivi, 267 mila dei quali per lavoro stagionale in agricoltura e turismo. Nel 2026 le quote autorizzate sono 164.850 e, secondo la comunicazione governativa, l’obiettivo è ridimensionare il meccanismo dei click day, rendendo i flussi triennali e più prevedibili.
Cosa potrebbe fare la nuova agenzia
Al momento non esiste un testo normativo che ne definisca struttura e competenze. Dal dibattito di Rimini emergono però tre assi operativi lungo cui potrebbe muoversi la progettazione: (1) superare il click day con una piattaforma digitale che permetta alle imprese di prenotare i fabbisogni in qualunque momento dell’anno, collegandoli a periodi e produzioni; (2) integrare le banche dati pubbliche (ispettorato, Inps/Inail, “Rete del lavoro agricolo di qualità”, condizionalità sociale Pac) per filtri automatici su regolarità, sicurezza e contratti; (3) raccordarsi con i flussi triennali e con la rete consolare per accelerare i tempi dei visti, evitando i ritardi che spesso fanno arrivare i lavoratori a raccolta finita. Queste linee si ricavano dalle posizioni espresse da Confagricoltura, dal lavoro del Governo sui flussi e dagli impegni annunciati al tavolo anticaporalato.
Tempi e nodi aperti
Quando e come nascerà l’agenzia? Durigon ne ha annunciato l’avvio politico, ma i dettagli tecnici non sono ancora pubblici. Serviranno una cornice normativa (decreto/legge o decreto interministeriale) e un modello organizzativo: struttura nazionale con sportelli territoriali o piattaforma centrale interoperabile? Chi farà il visto di conformità delle posizioni offerte? Come si certificano alloggio, trasporto e sicurezza per prevenire intermediazioni illecite? La riuscita dipenderà anche da formazione e upskilling: Confagricoltura sta già investendo in progetti formativi in Tunisia e Uzbekistan per preparare operai specializzati, segnale che il tema non è solo quantitativo ma anche di qualità delle competenze.
Il punto politico: le citazioni
-
Claudio Durigon: «Vogliamo creare un’agenzia per agevolare il matching tra domanda e offerta nel mondo agricolo […] Lo strumento del click day è superato». (Meeting di Rimini, talk Confagricoltura). ConfagricolturaWineNews
-
Marina Calderone: «Nell’ultimo anno abbiamo portato avanti moltissime azioni […] Continueremo nel lavoro di contrasto delle irregolarità, anche attraverso l’aumento del personale ispettivo». (Tavolo interministeriale anticaporalato). Italpress
-
Francesco Lollobrigida: «Il Governo si è attivato subito, introducendo importanti innovazioni normative […] Superata la logica dei vecchi flussi, con strumenti triennali per un’immigrazione regolare e pianificata». Italpress
-
Matteo Piantedosi: «Il Governo sta sviluppando un piano di azioni concrete contro il caporalato e il traffico di esseri umani». Italpress
Perché può cambiare le regole del gioco
Un’agenzia nazionale del lavoro agricolo potrebbe ridurre l’incertezza delle imprese (prevedibilità delle quote, tempi dei nulla osta), alzare le tutele (controlli preventivi e tracciabilità) e rafforzare l’attrattività del settore (servizi di formazione, allineamento competenze-macchinari). Ma perché funzioni dovrà interoperare con i sistemi esistenti, accorciare i tempi consolare-prefettura e misurare i risultati: tasso di copertura delle posizioni, durata media delle pratiche, incidenza di irregolarità, adesioni alla Rete del lavoro agricolo di qualità. In altre parole, non un’ennesima sigla, ma un processo digitale e trasparente che faccia incontrare, finalmente, domanda e offerta nel momento giusto.

LMF green
Mente e denaro
MaltaLink
LMF Crypto Agorà
Sala Stampa