ABERDEEN INVESTMENTS – Cosa succede sui mercati cinesi? Trend chiave e potenziali catalizzatori
I mercati azionari cinesi stanno vivendo una fase di ripresa, ma non tutti i titoli stanno beneficiando della situazione allo stesso modo. Permangono divari nelle valutazioni, le politiche governative stanno attivando leve mirate e il settore tecnologico è sotto i riflettori.
Due tendenze chiave
I flussi southbound riscrivono le regole del gioco
Dall’inizio dell’anno, gli investitori della Cina continentale hanno destinato quasi 1.000 miliardi di HKD alle azioni quotate a Hong Kong, superando già il totale del 2024.
La domanda per le SOE (State-Owned Enterprises) con forti dividendi è sostenuta dalla spinta del governo ai buyback e dal “market-value management”. Allo stesso tempo, il miglioramento delle condizioni di finanziamento locali e tassi interbancari più bassi a Hong Kong stanno alimentando l’appetito per il rischio.
Finora i flussi southbound si sono concentrati su giganti del web, medicina innovativa e settori della nuova economia, con una preferenza settoriale per finanza, beni di consumo discrezionali e tecnologia. Oggi rappresentano quasi un quarto del volume di scambi della Borsa di Hong Kong.
Leadership di mercato divisa
Il tech è la star del momento: l’indice Hang Seng TECH è cresciuto di quasi il 70% su base annua, mentre sullo STAR Market onshore i titoli legati ad AI e semiconduttori segnano oltre +30% da inizio anno.
Il CSI 300 è risalito a circa 14 volte gli utili, restando sotto la media quinquennale e suggerendo margini di ulteriore rialzo in caso di prosecuzione dello stimolo.
Outlook
Stiamo osservando un’attenuazione dei venti contrari legati allo stile nei mercati cinesi e un contesto più favorevole per il nostro approccio fondamentale, il che rafforza la nostra fiducia per l’ultima parte dell’anno.
Il mercato azionario onshore sta acquisendo un ruolo sempre più rilevante nella società cinese; le riforme e il sostegno dato dalle policy proseguono. Il mercato rappresenta un meccanismo importante per indirizzare capitali verso i settori legati all’innovazione, e continuiamo a individuare un numero crescente di opportunità tra le azioni A-share.
Manteniamo un atteggiamento progressivamente positivo dopo il deciso cambio di rotta politico alla fine dello scorso anno. Inoltre, le pressioni esterne potrebbero spingere a focalizzarsi maggiormente su stimoli domestici, elemento chiave per la ripresa economica. Le recenti politiche governative – come quelle anti-involuzione – indicano che le autorità stanno prendendo provvedimenti per tutelare l’economia.
Nel sistema è presente abbondante liquidità: l’ammontare dei depositi bancari è pari alla capitalizzazione complessiva del mercato A-share. Con tassi d’interesse ancora bassi, gli investitori retail cercheranno asset con rendimenti più elevati, e il mercato azionario appare come la destinazione privilegiata di questi capitali, considerato l’attuale stato del mercato immobiliare.
Riteniamo che il mercato A-share sia vicino all’inizio di una fase di performance sostenuta, non solo grazie a quanto abbiamo detto finora, ma anche a un potenziale indebolimento del dollaro statunitense e a valutazioni attraenti – non solo rispetto agli Stati Uniti ma anche rispetto ad altri mercati emergenti.
Nonostante i nuovi massimi raggiunti, le valutazioni del mercato A-share sono ancora inferiori alla media degli ultimi cinque anni.
Possibili catalizzatori all’orizzonte
Immobiliare e infrastrutture. Pechino continua a introdurre misure mirate per sostenere il residenziale e rafforzare gli investimenti infrastrutturali.
Manovra fiscale a settembre. Se i dati di agosto restassero deboli, il Politburo potrebbe rivedere il budget, mantenendo l’accento sulla stabilizzazione della crescita nominale senza un impegno immediato e lasciando margini di azione in caso di rallentamento.
Ribilanciamento del mix di politiche. Al sostegno della domanda si affiancano misure anti-involuzione dal lato dell’offerta per contrastare la deflazione. Il Quindicesimo Piano Quinquennale e il Quarto Plenum di ottobre saranno momenti chiave per delineare le priorità di crescita e l’orientamento verso i consumi. Conta più la direzione che l’intensità: un fattore che alimenta fiducia e visibilità sugli utili.

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